Somalia. Nominato magistrato contro crimini a danno giornalisti

La richiesta partita da un tribunale e dai sindacati di settore 

(DIRE) Roma, 9 Set. – In Somalia il procuratore generale Suleiman Mohamed Mohamud ha nominato un magistrato incaricato di indagare sui crimini compiuti a danno dei giornalisti, in particolare i casi di aggressione o uccisione. L’iniziativa e’ partita da un tribunale di Banadir, regione di cui fa parte anche la capitale Mogadiscio, che a maggio si e’ rivolto direttamente alla Procura generale per sollecitare indagini sull’uccisione di diversi cronisti. Una mossa in realta’ caldeggiata da tempo dalle principali sigle sindacali nel Corno d’Africa. Il lavoro di reporter in Somalia e’ particolarmente rischioso: secondo l’International Federation of Journalists (Ifj), dal 1992 almeno 69 cronisti hanno perso la vita perche’ esposti alle violenze dei criminali comuni o dei gruppi armati che continuano a minacciare la stabilita’ del Paese con attacchi e scontri. Ma a rendere questo mestiere difficoltoso sono anche le leggi. I giornalisti possono essere arrestati per il loro lavoro: secondo Reporters without Borders (Rwb), nei primi sei mesi dell’anno ben 20 giornalisti sono finiti dietro le sbarre. A fine agosto l’ong ha esortato il governo federale a rivedere la legge sulla stampa appena promulgata, affinche’ si elimini il carcere per i cronisti ponendo fine a ogni “criminalizzazione della professione”. (Alf/Dire) 18:03 09-09-20

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