Spazio. Al via missione Hera. Ecco il contributo italiano

(DIRE) Roma, 15 set. – La missione Hera dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) prende il via con la firma del contratto per la progettazione, produzione e collaudo. La prima missione del nostro continente per la difesa planetaria, in programma per il 2024, “vanta un importante contributo dell’industria italiana, che con il supporto dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) si aggiudica i contratti per la realizzazione di importanti sistemi di bordo quali il sistema di Potenza Elettrica, assegnato a Ohb-Italia, e la propulsione, assegnata ad Avio. Sara’ compito dell’Italia realizzare, inoltre, il trasmettitore per lo spazio profondo capace di gestire i segnali degli esperimenti di radioscienza”, rende noto l’Agenzia spaziale italiana in un comunicato. A bordo di Hera “viaggeranno anche due piccoli CubeSat che, una volta rilasciati nello spazio, potranno sorvolare da vicino la superficie dell’asteroide. Il secondo CubeSat e’ a guida italiana ed e’ stato intitolato ad Andrea Milani, professore di Meccanica Orbitale all’Universita’ di Pisa nonche’ scienziato di fama internazionale e ideatore della missione dell’Esa Don Quijote, la cui eredita’ viene oggi raccolta da Hera. Andrea Milani ha dato contributi fondamentali alle tradizionali ricerche sulla stabilita’ del Sistema Solare, alla nascente disciplina della geodesia spaziale, alla progettazione di missioni di esplorazione e alla determinazione delle orbite dei piccoli corpi del sistema solare ottenendo riconoscimenti a livello mondiale. Il suo lavoro e’ stato determinante nell’indirizzare le problematiche legate al rischio asteroidale: grazie al suo impegno nel 1999 al Dipartimento di Matematica dell’Universita’ di Pisa entrava in funzione NEODyS, il primo sistema di monitoraggio sistematico della popolazione degli asteroidi vicini alla Terra (NEO – Near-Earth Objects); sua e’ stata l’intuizione che ha portato alla progettazione del telescopio “Flyeye” dedicato alla scoperta di oggetti potenzialmente a rischio di collisione con il nostro pianeta”, prosegue il comunicato. Asi e Esa “hanno valorizzato e messo a sistema queste iniziative nell’ambito del programma Space Safety sostenendo la creazione del Centro di Coordinamento Asteroidale (NEOCC – NEO Coordination Centre) all’Esrin di Frascati e realizzando il primo prototipo del telescopio Flyeye che verra’ installato sul Monte Mufara, in Sicilia”. “Siamo davvero felici di essere saliti a bordo di Hera- sottolinea Ettore Perozzi, responsabile ufficio sorveglianza spaziale Asi-, era un obiettivo che inseguivamo da quando Andrea Milani ci aveva dimostrato come il rischio di un impatto di un asteroide sulla Terra, al contrario di molte altre catastrofi naturali, possa essere completamente eliminato: basta prepararsi in tempo”, conclude. (Com/Sal/ Dire) 15:48 15-09-20

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