Green Economy: negli ultimi 5 anni ci hanno creduto più di 400mila imprese

by Nattanan Kanchanaprat from Pixabay

La green economy è uno dei fattori considerati oggi più importanti, sia per il benessere del pianeta, sia per il fatturato delle aziende che decidono di scommettere su questo fattore. È una vera e propria filosofia, fatta di azioni che mirano a rendere un’impresa virtuosa dal punto di vista dell’attenzione all’ambiente. Si parla ad esempio della sostenibilità della catena di produzione, dei trasporti green, della cura dello smaltimento dei rifiuti e della loro differenziazione presso gli uffici, così come di tanti altri aspetti. Ebbene, in Italia il green va finalmente “di moda”: sono infatti centinaia di migliaia le aziende che hanno deciso di puntare e di investire su questo aspetto. Vediamo dunque di approfondire i dati e di fare alcune considerazioni.

Oltre 430 mila imprese hanno investito nel green

Negli ultimi 5 anni la Penisola ha senza dubbio cambiato rotta, almeno per quel che riguarda i piani di business delle imprese, che hanno deciso di accogliere la green economy. Se si guarda ai dati di settore, si scopre che nel nostro paese sono oltre 430 mila le aziende che hanno deciso di investire nell’ecosostenibilità e nella green economy. Si tratta di un indicatore che sottolinea una crescita esponenziale in questo settore, con un vero e proprio record di investimenti registrati lo scorso anno. Stando ai report pubblicati da GreenItaly, infatti, nel 2019 il 21% circa delle aziende italiane ha deciso di investire in tecnologie e in soluzioni verdi. Anche le previsioni per i prossimi 5 anni poi paiono essere ottime, se non addirittura rosee. Non si parla soltanto degli investimenti economici, ma anche dei nuovi posti di lavoro che nasceranno dalla green economy.

Come rendere un’impresa sostenibile e green?

Abbracciare la green economy conviene comunque in ogni caso, perché così si attira un pubblico interessato alla sostenibilità, e considerando che il rischio ambientale è il secondo maggiormente percepito in Italia, in questo modo si potrebbe ampliare notevolmente il proprio bacino di clienti (e di conseguenza il fatturato). Per intraprendere questa strada si consiglia quindi innanzitutto di utilizzare l’energia in modo efficiente e sostenibile, e di scegliere un fornitore adatto per questo scopo. Chi non può fare un investimento in un impianto, infatti, può sempre cercare tra le offerte di energia elettrica che i player del libero mercato pensano per le aziende e che sfruttano solo fonti che rispettano l’ambiente. Bisogna poi concentrarsi maggiormente sui consumi interni all’azienda, come nel caso delle risorse idriche, spesso oggetto di sprechi ingenti. La soluzione può essere quindi quella di diminuire la portata dei rubinetti e degli scarichi dei servizi igienici, installando ad esempio i riduttori di flusso. E poi c’è una modalità preziosa come lo smart working: il lavoro agile, difatti, riduce gli sprechi energetici in azienda e impatta in modo positivo sui consumi di carburante legati agli spostamenti in auto. Concludendo, ci sono diverse soluzioni che possono orientare un’impresa verso la green economy e il risparmio che ne deriva è solo una di queste.

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