

La stessa, anche approfittando della delega conferita ad operare sui conti correnti dello studio e, di fatto, dell’essere l’unico soggetto ad interfacciarsi con l’Istituto di credito ove erano accesi tali rapporti bancari, con la complicità dell’altro soggetto indagato, dipendente della stessa banca, incassava tali ingenti somme adoperando artifizi e raggiri nei confronti degli altri funzionari della banca, indotti in errore dall’apposizione di firme false del titolare dello studio su distinte di prelievo di denaro contante, su oltre duecento assegni, nonché sulle richieste di emissione a sua insaputa di carte di pagamento, utilizzate per acquisti e prelievi di denaro contante. Le indagini, avviate nel 2018 a seguito di querela della parte offesa, hanno rivelato come i due indagati siano stati in grado di sottrarre, complessivamente, ingenti risorse finanziarie, pari a oltre quattro milioni di euro, dai conti correnti intestati allo studio professionale, nonché al suo titolare, attraverso le citate operazioni non autorizzate. Il denaro illecitamente sottratto è stato impiegato da una delle persone indagate sia in attività speculative, tramite una sistematica e regolare attività di gioco d’azzardo, che in attività economiche, investendo nella ristrutturazione di un ristorante di sua proprietà, situato sulla costa ligure, nel Comune di Chiavari (Ge).