Messico. Ok del Parlamento a referendum su reati ex presidenti

DIRE) Roma, 23 Ott. – Il popolo messicano decidera’ il prossimo primo agosto se consentire che gli ultimi cinque ex presidenti del Paese siano indagati per i presunti reati commessi durante i loro mandati. Il periodo compreso dalla consultazione va dal 1988 al 2018, anno dell’elezione dell’attuale capo dello Stato, Andres Manuel Lopez Obrador. Il parlamento di Citta’ del Messico ha approvato ieri il disegno di legge proposto il mese scorso da Lopez Obrador, che aveva ripreso e sostenuto una mozione presentata da organizzazioni della societa’ civile ed esponenti del suo partito, il Movimiento Regeneración Nacional (Morena). La decisione presa dal Parlamento, raggiunta grazie a 272 voti a favore a fronte di 116 contrari, verra’ ora pubblicata ufficialmente e poi trasmessa all’Istituto nacional electoral (Ine), che organizzera’ le consultazioni. Soddisfazione da parte dei parlamentari di Morena. La deputata Alma Delia Navarrete ha detto alla stampa locale che migliaia di persone scomparse e vittime della violenza non si spiegano se non capendo le decisioni dei passati capi di Stato, che fino ad adesso hanno goduto del diritto a non essere indagati. “Il Messico non vuole il sangue, ma la giustizia” ha aggiunto Navarrete. Il voto del Parlamento e’ stato invece accolto con critiche dalle opposizioni, che hanno lamentato l’incompatibilita’ dello strumento del referendum con le questioni riguardanti il diritto penale. Tutti e cinque gli ex presidenti oggetto del voto appartengono a soli due partiti, al momento all’opposizione: il Partido Revolucionario Institucional, (Pri) e il Partido Acción Nacional, (Pan). I cinque capi di Stato sono Carlos Salinas de Gortari, Ernesto Zedillo, Vicente Fox, Felipe Calderon ed Enrique Pena Nieto. (Est/ Dire) 19:06 23-10-20

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