Covid. Protesta congressi ed eventi: veri ristori o settore chiude

Davanti Montecitorio: DPCM discriminatorio, Governo risponda

(DIRE) Roma, 27 Ott. – Si moltiplicano le proteste in piazza contro i recenti decreti del governo che hanno portato alla chiusura di interi settori produttivi. Oggi davanti Montecitorio e’ la volta dell’industria dei congressi e dei convegni, in piazza per manifestare contro il Dpcm che ha chiuso “in modo discriminatorio” il settore e per ricevere “ristori concreti”. Il comparto, lamentano i rappresentanti di varie sigle sindacali, “e’ sul lastrico a causa della pandemia” e senza un vero sostegno “rischia di chiudere definitivamente”. Circa 570mila i lavoratori interessati dall’indotto, gia’ lamentano il -80% di introiti per il 2020 e non vogliono che l’esperienza si ripeta per il 2021. La ‘mazzata’ dei tre Dpcm consecutivi ha minato le ultime certezze rimaste ad un settore gia’ messo in ginocchio dallo stop della scorsa primavera. In piazza, dove i manifestanti si disperdono con ordine garantendo il distanziamento richiesto, ci sono cinque sedie vuote dedicate al premier Conte e ai ministri Di Maio, Catalfo, Franceschini e Gualtieri. Chiedono loro un’interlocuzione che garantisca il riconoscimento del loro ruolo, rafforzato dai numeri che espongono sui cartelli in piazza: ’28 milioni di italiani partecipano ogni anno ai nostri eventi’, ‘il nostro Pil vale 36 miliardi di euro l’anno’, ‘+40% dell’indotto alberghiero e’ merito nostro’. Ora chiedono ‘veri ristori o il settore implodera”. “Anche noi interpreti- spiega Olga Fernando, la traduttrice piu’ conosciuta nel nostro Paese, membro dell’Associazione Internazionale Interpreti di Conferenza (AIIC)- facciamo parte di questa grande squadra che si occupa di convegni, congressi, eventi, manifestazioni culturali e convention aziendali. Siamo principalmente libero professionisti, microimprese. E come tali, ai sensi del diritto europeo, vorremmo poter accedere ai meccanismi di ristoro. E’ un momento difficile per tutto il Paese- conclude- anche la nostra categoria ne e’ duramente colpita”. (Sor/ Dire) 11:30 27-10-20

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