Migranti, naufragio al largo del Senegal. L’Oim: forse 140 i morti, i superstiti sarebbero 60

Il naufragio sarebbe avvenuto la scorsa settimana

Una barca di legno si è capovolta al largo della costa di Komas, una città ad est della capitale Tripoli, Potrebbero essere fino a 140 i morti. Lo riferisce un portavoce l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM). Altre 59 persone sono state soccorse dalle guardie costiere e dai pescatori locali. A quanto si apprende, l’imbarcazione trasportava circa 200 migranti e, secondo alcuni media locali, le marine senegalesi e spagnole, e i pescatori che si trovavano nelle vicinanze, ne hanno salvati 59, e recuperato i resti di altri 20. I membri della comunità locale hanno riferito all’OIM che la nave è partita sabato 24 ottobre da Mbour, una città costiera nel Senegal occidentale, diretta alle Isole Canarie. L’imbarcazione avrebbe preso fuoco poche ore dopo la partenza e si sarebbe capovolta vicino a Saint-Louis, sulla costa nord-occidentale del Senegal. “Chiediamo l’unità tra i governi, i partner e la comunità internazionale per smantellare le reti di traffico e contrabbando che sfruttano i giovani disperati”, ha detto Bakary Doumbia, capo della missione dell’OIM in Senegal, segnalando anche l’importanza di sostenere “canali legali potenziati per minare il modello di business dei trafficanti e prevenire la perdita di vite umane”. Con i “viaggi della speranza” evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono riprese le tragedie in mare anche se il traffico è rallentato, quando le reti di contrabbando sulla costa mediterranea della Libia sono state parzialmente distrutte dalla pesante pressione italiana anche se  questa recente tragedia segue quattro naufragi registrati nel Mediterraneo centrale la scorsa settimana e un altro nella Manica.

C.S. Sportello dei Diritti

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