Turismo. Covid, Regioni: ecco 10 azioni strategiche per rilancio

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(DIRE) Roma, 10 Nov. – “È indubbio che la pandemia da Covid-19 abbia avuto un significativo impatto sull’economia del nostro Paese ed in particolare per il settore turistico, ma la crisi puo’ essere colta anche come una grande opportunita’ di riflessione e rilancio della politica turistica attraverso interventi ed investimenti coordinati”. A dirlo e’ Daniele D’Amario, coordinatore della commissione speciale Turismo e Industria alberghiera della Conferenza delle Regioni e assessore della Regione Abruzzo, illustrando, nel corso di un’audizione al Senato, un documento della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, durante la quale sono intervenuti anche gli Assessori Andrea Corsini (Emilia-Romagna), Federico Caner (Veneto) e Manlio Messina (Sicilia). “Un’azione strategica di rilancio del settore turistico dovrebbe comportare- si legge nel documento della Conferenza delle Regioni- un ripensamento della “governance del settore con una grande azione di sistema che coinvolga l’intera filiera turistica, con una necessaria e rinnovata collaborazione istituzionale tra il Ministero e le Regioni e le Province Autonome, il coinvolgimento delle Associazioni di categoria. Valorizzazione del Tavolo Permanente di Promozione del Turismo in Italia e riconoscimento del ruolo assegnato all’Enit per la promozione turistica nel mondo”. Un’azione che secondo le Regioni dovrebbe poggiare su 10 grandi pilastri esplicitati nel documento lasciato agli atti dell’audizione: un grande Piano di investimenti coordinato, ed in cooperazione con le Regioni e Province autonome, per la concessione di contributi a fondo perduto per l’ammodernamento delle strutture ricettive italiane e delle imprese turistiche; facilitazioni di accesso al credito per le imprese turistiche con azione coordinata di Banca Centrale Europea, Autorita’ bancaria Europea e Stato; incentivare e rifinanziare forme di sostegno e agevolazioni fiscali; investimenti per un grande Piano di promozione turistica; investimenti specifici su forme di turismo sostenibile e mobilita’ lenta (cammini, ciclo-vie, servizi ferroviari turistici, mobilita’ slow, ecc.) ed esperienzale, e valorizzazione delle aree interne e dei Borghi; prevedere un’apposita linea d’intervento per il settore turistico, nell’accordo in atto tra Governo e Regioni, nella riprogrammazione e utilizzo dei Fondi Fesr e Fse della programmazione 2014-2020; costituzione di un nuovo Fondo Europeo Speciale per il turismo (‘FEST’), articolato sul modello ‘FESR’, dotato di adeguate risorse comunitarie da attivarsi nella prossima Programmazione 2021-2027. E ancora: risorse per la crescita e lo sviluppo digitale dell’intero settore turistico, pubblico e privato; armonizzazione degli standard di gestione dei servizi di informazione, accoglienza e assistenza turistica, valorizzando le peculiarita’ regionali, ma garantendo standard minimi di qualita’; aggiornamento della normativa e regolamentazione turistica italiana attraverso un Testo Unico generale anche con un coordinamento ed un’armonizzazione delle normative regionali in un rinnovato e grande impegno collaborativo tra lo Stato e le Regioni. (Uct/ Dire) 17:58 10-11-20

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