Ferrara. Polizia:“Testa di maiale mozzata” identificati gli autori

Si è conclusa l’attività d’indagine posta in essere dalla DIGOS in riferimento all’esposizione della testa di un suino nei pressi del Centro Sportivo della SPAL, con il deferimento all’A.G., per il reato di minaccia aggravata, di 7 ferraresi frequentatori della Curva Ovest dello Stadio “Paolo Mazza”. La vicenda risale al 30 luglio u.s. quando, nella mattinata, nei pressi del Centro Sportivo della società SPAL, a margine del guardrail, venivano rinvenuti uno striscione riportante la dicitura : “VIA I PORCI DA FERRARA” e, al fianco, una testa di suino legata ad una corda. Sul posto interveniva personale della DIGOS, assieme ad operatori del locale Gabinetto di Polizia Scientifica, per effettuare i rilievi del caso, finalizzati a rintracciare elementi utili per addivenire all’identificazione dell’autore/i del gesto diretto, in maniera inequivocabile, ai giocatori della SPAL per il loro insoddisfacente rendimento. In particolare, il fatto veniva commesso nella notte successiva alla disputa della trentasettesima giornata di campionato con la sconfitta della SPAL, fuori casa, contro il Verona per 3-0.

Accertato che le uniche telecamere della zona non erano in funzione nel momento in cui era avvenuto il fatto, a causa di un guasto tecnico, gli inquirenti si concentravano sull’unico elemento che avevano a disposizione, ovvero il codice di allevamento stampato sul padiglione auricolare della testa dell’animale, parziale poichè l’ultima cifra era abrasa. Si procedeva con l’acquisire informazioni, dagli esperti del settore, su come funzionasse la filiera degli allevamenti dei suini ed in tal modo, con massimo tempismo, si riusciva a risalire alla provenienza del taglio in parola.

Si acclarava che il suino, da un allevamento del veronese, era stato regolarmente scortato presso un importante Macello del mantovano per poi essere venduto, nei vari tagli, in diverse macellerie del Nord Italia. La DIGOS passava al setaccio le numerose macellerie della provincia di Ferrara riuscendo ad individuare quella che, in data 29 luglio u.s., aveva venduto una testa di suino proveniente proprio dal macello di cui sopra. Assunte le testimonianze del caso e acquisita la documentazione probante, gli inquirenti hanno così identificato, senza dubbio alcuno, l’acquirente un soggetto ferrarese -classe ’75-  frequentatore della locale Curva. L’A.G. procedente ha così disposto la consulenza tecnica sul telefono cellulare sequestrato all’indagato e dagli sviluppi della stessa, nonché dalla certosina analisi delle celle telefoniche che coprivano la zona della commissione del reato nel momento dell’azione criminale, gli inquirenti hanno denunciato altri 6 soggetti, tutti noti come appartenenti al gruppo ultras “Otto Settembre”. Le posizioni dei predetti sono ora tutte al vaglio dell’A.G. procedente.

Il Questore Capocasa: “ In quella circostanza avevo stigmatizzato il grave episodio, assicurando che i responsabili sarebbero stati individuati; questa è la pronta, efficace risposta della Polizia di Stato nei confronti di coloro che attuano condotte illegali contro l’interesse della maggior parte dei tifosi perbene”.

fonte  – https://questure.poliziadistato.it/Ferrara/articolo/13545fabd8a96efdd960613039

banner

Recommended For You

About the Author: PrM 1