Tarquinia (Vt). Trovata in mare una bomba della seconda guerra mondiale

(DIRE) Roma, 15 Dic. – Gli operatori dello Sdai, con l’ausilio dei palloni di sollevamento, hanno dapprima imbracato e rimosso dal fondale l’ordigno che, successivamente, e’ stato trasportato in una zona di sicurezza, individuata unitamente alla competente autorita’ marittima. Tutte le fasi di recupero e trasporto dell’ordigno sono state seguite ed assistite dai mezzi navali della stazione navale della Guardia di Finanza, che hanno garantito la necessaria cornice di sicurezza alle operazioni, le attivita’ effettuate dai palombari della Marina militare italiana, sono avvenute nel pieno rispetto delle consolidate procedure atte a neutralizzare la pericolosita’ dell’ordigno mediante la distruzione con apposita contro-carica esplosiva. Le delicate operazioni subacquee di localizzazione, riconoscimento, rimozione e distruzione compiute nelle acque antistanti Tarquinia lido, sono avvenute in perfetta sinergia tra la componente subacquea della Marina militare e della Guardia di finanza e hanno visto la partecipazione delle motovedette della direzione marittima di Civitavecchia. Tutte le attivita’ di recupero sono avvenute nel rispetto dell’ecosistema marino e della sua preservazione, ponendo in essere ogni accorgimento per evitare danni a cose e persone. E’ bene ricordare a chiunque dovesse trovare oggetti che per forme e dimensioni possano ricondurre ad un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo. Per questa ragione si auspica che in tali circostanze venga immediatamente sporta denuncia del ritrovamento al piu’ vicino ufficio di Polizia o alla locale Capitaneria di porto, cosi’ da consentire l’intervento degli specialisti della Marina al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro mare o delle acque interne, siano essi laghi o fiumi. (Red/ Dire) 11:11 15-12-20

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