Lavoro, Capone: “300 mila posti di lavoro persi da marzo 2020, investire subito su politiche attive e formazione”

“300 mila posti di lavoro persi dal primo marzo 2020 ad oggi. L’impatto drammatico della pandemia sull’occupazione nel nostro Paese emerge con chiarezza dalla nota congiunta del Ministero del Lavoro e della Banca d’Italia. Impressiona, in particolare, il dato relativo al lavoro femminile maggiormente penalizzato dalla crisi sanitaria. A fine febbraio 2021, infatti, le posizioni lavorative occupate da donne erano circa 76mila in meno rispetto all’anno precedente, un fenomeno che non deve essere tollerato. Occorre, quindi, intervenire in fretta mediante una riforma complessiva degli ammortizzatori sociali per scongiurare una vera e propria ecatombe occupazionale. In tal senso, è indispensabile puntare su una maggiore connessione fra sistema formativo e mondo delle imprese, al fine di favorire il matching fra domanda e offerta di impiego all’interno di un mercato del lavoro in costante evoluzione. La rivoluzione digitale in atto, dunque, impone di investire sulla riqualificazione del personale al fine di favorire la nascita di nuove figure professionali. L’UGL è aperta al dialogo con il Governo per discutere delle politiche attive e delle misure necessarie a rilanciare l’occupazione”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito alla nota congiunta del Ministero del Lavoro e dalla Banca d’Italia ‘Il mercato del lavoro: dati e analisi’.

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