Dalle zone verdi nel mare, alle zone rosse nella terraferma. Il dilemma su come affrontare la pandemia

Le navi sono “zone verdi”: ecco la nuova “bolla sociale ” per partire in assoluta sicurezza. Ma come è possibile tutto questo mentre l’Italia si tinge di rosso? Sempre nel rispetto del distanziamento e indossando la mascherina, nelle crociere,  chi è a bordo può andare a teatro, al cinema 4D, giocare a bowling, ascoltare musica dal vivo, fare un bagno nelle piscine scoperte e coperte, rilassarsi nelle vasche idromassaggio, godersi un massaggio nel centro benessere, fruire dei numerosi momenti di animazione, sedersi la sera al bar per un aperitivo oppure cenare in uno dei numerosi ristoranti di bordo. Aperitivo al bar e cene nei ristoranti (aperti anche di sera) musica dal vivo, spettacoli a teatro, partite a bowling, palestra, piscina, vasche idromassaggio, animazione, mini club, massaggi, escursioni.

Chi invece non parte non può neppure godersi il panorama dalla spiaggia. Tutto questo è contraddittorio nelle norme anticovid che caratterizzano i dpcm.

Mai nella storia della Repubblica ci si è trovati ad affrontare una crisi sanitaria sociale ed economica di tali proporzioni.

È ovvio che la salute sia il bene primario, ed ogni contributo affinché si possano alleviare e contrastare le conseguenze dell’epidemia è cruciale.

Viviamo in un momento storico in cui le relazioni sociali ed economiche sono colpite in modo grave, imprevedibile.

I consueti comportamenti individuali e collettivi, le relazioni tecnologiche tra fattori produttivi ed output, i meccanismi consolidati di trasmissione delle politiche pubbliche, i rapporti internazionali di scambio, conseguenti al neocapitalismo, sono alterati ed in alcuni casi del tutto saltati. Più che quello di prevedere il futuro, questo è il tempo di agire affinché il nostro Paese, la nostra società, possano affrontare adeguatamente questa fase drammatica e risollevarsi quando l’emergenza sanitaria sarà mitigata.

Occorre tutelare il tessuto produttivo e sociale della Nazione, lavoratori, imprese, famiglie, con strategie e strumenti inediti e senza lesinare risorse in questo momento per garantire il benessere futuro. Occorre agire subito, senza tentennamenti o resistenze: altri paesi si stanno già muovendo in questa direzione. Nessuno conosce, ad oggi, la dimensione complessiva degli interventi necessari, che saranno comunque massivi e che saranno condizionali agli sviluppi sanitari ed economici. È il momento della contraddizione, della negazione dei diritti inalienabili, tra il fermo e la possibilità di garantire tali diritti a bordo di una nave con la presunzione di poter prevenire i contagi.

Che l’impiego massiccio dei tamponi venga disposto ovunque, se ciò può alleviare gli stati d’animo ed evitare le tanto famigerate zone rosse.

Ma a tutti è chiaro che solo mettendo in sicurezza noi cittadini e le imprese, la recessione attuale potrà non tramutarsi in una depressione economica prolungata.

Prof.ssa R Solano

banner

Recommended For You

About the Author: PrM 1