Reggio Calabria: piani di zona, coinvolto il Terzo settore nei tavoli tematici. Ecco come partecipare

L’assessore Delfino: “Grande esempio partecipativo”

«Si rende noto che l’Ambito territoriale del Comune di Reggio Calabria intende avviare il percorso di progettazione partecipata per la stesura del “Piano di Zona 2020-2022” e, al tal fine, invita i soggetti del Terzo Settore interessati a manifestare il proprio interesse ad essere invitati alla partecipazione ai tavoli tematici di concertazione, definiti per ogni area di intervento». A darne notizia è l’assessore comunale al Welfare, Demetrio Delfino, che aggiunge: «Le domande, debitamente compilate, dovranno pervenire, entro le ore 12 del prossimo 19 aprile, esclusivamente al seguente indirizzo di posta elettronica: servizi_sociali@pec.reggiocal.it».

«E’ un grande esempio partecipativo – spiega Delfino – che sta a sottolineare l’importanza che rivestono, per l’amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà, i Piani di Zona la cui realizzazione è fra le priorità individuate dal settore Politiche sociali».

«I Piani di zona – continua l’assessore – sono uno strumento fondamentale per la realizzazione di politiche mirate ad individuare ed intervenire per lo sviluppo di un sistema di rete dei servizi socio-sanitari sul territorio. Per questo motivo, la loro stesura ha necessariamente bisogno di un’ampia condivisione capace di coinvolgere quante più sensibilità e professionalità possibili in tavoli tematici indispensabili ad individuare e delineare priorità d’intervento ed obiettivi strategici».

«Quindi – specifica l’assessore Delfino – ci rivolgiamo a tutti gli enti del terzo settore che possano offrire un contributo fattivo nell’elaborazione di linee guida per la soluzione di problematiche relative a minori, famiglie e donne in difficoltà, disabili, anziani, povertà, disagio sociale, dipendenze ed immigrati. In particolar modo, saranno chiamate a partecipare le organizzazioni di volontariato e di promozione sociale, enti filantropici, imprese e cooperative sociali, reti associative, società di mutuo soccorso, associazioni riconosciute e non riconosciute, fondazioni ed altri enti di carattere privato diversi dalle società. Insomma, l’intero variegato mondo del sociale che, da sempre, è impegnato a cooperare con l’amministrazione comunale per alleviare i disagi e individuare i percorsi migliori da intraprendere nell’organizzazione e nella promozione di politiche destinate ai più deboli, fragili e bisognosi».

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