Riaperture: FIEGL, anticipare data per il settore giochi. Tanti piccoli imprenditori a rischio chiusura definitiva

Il presidente Papalia: “Riapertura al 1° luglio incomprensibile e inutile”

“La riapertura al 1° luglio è decisamente incomprensibile e inutile perché vuol dire perdere anche gli Europei di calcio, unico evento che avrebbe dato un minimo di respiro agli esercenti del settore gioco legale, chiusi ormai da ottobre 2020”.

Così Stefano Papalia, presidente di FIEGL Confesercenti, sul calendario delle riaperture deciso dal Governo che fissa al 1° luglio quella di sale giochi, sale scommesse e sale bingo.

“Abbiamo contribuito alla stesura di protocolli tra i più rigidi e abbiamo da tempo predisposto nei nostri locali tutte le misure necessarie ad una riapertura in sicurezza. Tuttavia – continua Papalia – ci viene chiesto di restare chiusi per un altro mese e mezzo. Riaprire a luglio per il Retail del Gaming vuol dire riaprire a settembre e sono tanti i piccoli imprenditori che a settembre non avranno la forza di ripartire”.

“Francamente non comprendiamo questa decisione e onestamente siamo stanchi di essere costretti ad elemosinare il nostro diritto al lavoro. La riapertura di una sala bingo non è diversa dalla riapertura di qualsiasi altro esercizio commerciale. Si anticipi la data di riapertura, chi deve decidere ha ancora la possibilità di farlo, dimostrando di non considerare le imprese del settore gioco imprese di serie B”, conclude il presidente di FIEGL.

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