Brasile. Aumentano i “Nem nem”, giovani senza lavoro, nè studio

A fine 2020 erano 29,33 di under 30: mai così tanti in sondaggio

(DIRE) San Paolo (Brasile), 19 Mag. – Un sondaggio pubblicato in settimana dalla Fondazione Getulio Vargas ha rivelato un aumento dei giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni che si trovano fuori sia dal mercato del lavoro che dallo studio. L’incremento ha riguardato il quarto trimestre del 2020, mentre per l’anno complessivo la percentuale di questa categoria di giovani ha raggiunto il 29,33%, un tasso record dal 2012, anno in cui il Centro studi sulle politiche sociali della Fondazione ha avviato il monitoraggio.
I giovani under 30 che non lavorano né stanno investendo in istruzione o formazione rientrano nella categoria dei “Nem nem”, ossia “né né” in italiano, o “neet” in inglese (“neither in employment or in education or training”). Il loro aumento rivela l’alto grado di vulnerabilità dei giovani brasiliani in tempo di crisi e, di conseguenza, determina un impatto negativo sul progresso sociale di questa generazione, come spiegato dall’economista e direttore del dipartimento Politiche sociali della Fondazione Vargas, Marcelo Neri.
Nel corso della presentazione della ricerca, Neri ha detto: “La giovinezza è una fase importante di crescita sociale e se in questa fase di ingresso nel mercato del lavoro si verifica una forte recessione, come quella che abbiamo osservato nell’ultimo anno, questo può compromettere la traiettoria di sviluppo di un’intera generazione. Ciò significa che, una volta superata la fase recessiva, i suoi effetti continueranno a farsi sentire come una cicatrice che non si è rimarginata bene”.
Secondo lo studio condotto da Neri, nell’ultimo trimestre del 2020 la quota più numerosa di “nem nem” si registra tra le donne (31,29%), gli afrodiscendentii (29,09%), tra i giovani residenti nel Nordest e nelle periferia delle più grandi metropoli brasiliane (rispettivamente 32% e 27,41%) e infine tra i giovani senza istruzione (66,81%).
L’indagine però mette in luce anche un dato positivo, ossia un calo del tasso di abbandono scolastico durante la pandemia, che nel 2020 ha raggiunto il livello più basso, con il 57,95% tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni. Per l’economista della Fondazione Vargas, questi dati evidenziano quindi che esistono molte opportunità nel settore dell’istruzione: “Bisogna migliorare l’accesso digitale ai giovani, che sono facilitati in questo campo e possono investire in ottimi contenuti. I migliori insegnanti in Brasile possono raggiungere i giovani attraverso i media digitali e penso che, ad oggi, non stiano ancora sfruttando il potenziale di questa opportunità in modo adeguato”.
Il ministero dell’Economia di Brasilia sta valutando la creazione di un programma per incoraggiare l’ottenimento di una qualifica professionale focalizzata sull’inserimento dei giovani “nem nem” nel mercato del lavoro, ma il piano è ancora in fase di studio.
(Bio/Dire) 18:26 19-05-21

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