10:04 – AL-JAZEERA comunica che “i Paesi Artici si sono impegnati a combattere il riscaldamento globale, che sta avvenendo tre volte più velocemente nelle zone settentrionali della terra che altrove e a preservare la pace nella regione con l’aumentare della sua importanza geopolitica“. Nella riunione dei vertici avvenuta Giovedì 20 Maggio 2021, sono stati discussi “il riscaldamento globale accelerato, le risorse inutilizzate, le nuove rotte marittime aperte dal ritiro del ghiaccio marino e il futuro delle popolazioni locali“. L’attenzione Mondiale è stata attirata dalle regioni Artiche per via della possibilità di una concorrenza strategica, la quale tuttavia deve garantire che l’Artico rimanga privo di conflitti attraverso la collaborazione internazionale. Il ghiaccio marino si sta ritirando, anche grazie all’arrivo dell’estate, permettendo così all’uomo di poter navigare e pescare, ma anche di poter riprendere le estrazioni minerarie. “Nel frattempo, la Russia ha rafforzato la sua presenza militare nell’Artico – riaprendo e modernizzando le basi abbandonate dal crollo dell’Unione Sovietica – e gli Stati Uniti hanno intensificato le esercitazioni navali“. Per rafforzare le questioni ambientali e la cooperazione internazionale, 25 anni fa è stato fondato il Consiglio Artico, tuttavia “il suo mandato esclude esplicitamente la sicurezza militare“. “Oltre ai paesi che si affacciano sull’Artico, il Consiglio comprende anche sei organizzazioni che rappresentano i popoli indigeni della regione e 13 paesi osservatori“. Le Nazioni Mondiali richiedono dunque di rivedere tale punto, al fine di poter garantire la sicurezza militare e la pace anche nell’Artico. Il Consiglio Artico ha dovuto ampiamente discutere sul cambiamento climatico che minaccia il Pianeta, i cui effetti sono ben visibili in Groenlandia. (cit. AL-JAZEERA)
SM
