L’associazione “Le Muse” incontra il vice presidente dell’associazione italiana Dimore Storiche Ludovico De Martino

In attesa della nuova programmazione estiva 2021, l’associazione culturale “Le Muse” continua la sua attività con scambi culturali e protocolli che potrebbero arricchire la programmazione a partire dal mese di ottobre e mentre gli appuntamenti domenicali di post pandemia stanno per ripartire da giugno, già vengono istituzionalizzati e pianificati importanti incontri e dialoghi a livello nazionale per il prossimo futuro.

Così domenica scorsa in occasione della giornata nazionale per l’apertura delle Dimore Storiche Italiane presso la cittadina di Amantea il vice presidente nazionale dell’ADSI Dott. Ludovido De Martino, nella spendida cornice di Palazzo Carratelli ha incontrato il presidente dell’associazione culturale “Le Muse” prof. Giuseppe Livoti e la delegata per le Dimore Storiche prof.ssa Marinella Malgeri. Un incontro all’insegna della visita dello storico palazzo posto nel centro storico di Amantea che domina dall’alto il panorama della città ed il mare. La storica residenza fu eretta nella seconda metà del 1400 e ristrutturata ed ampliata a seguito del terremoto del 1638, si sviluppa su tre livelli. Al piano terra , al centro della facciata, è posto il maestoso portone d’ingresso che introduce su un cortile interno attorno al quale si sviluppa una scala aperta a rampa semplice.Tra gli ospiti prestigiosi che nel tempo hanno frequentato palazzo Carratelli sono da ricordare il cardinale di Benevento Vincenzo Maria Orsini che divenne poi papa col nome di Benedetto XIII e che fu ricevuto il 14 giugno 1692.A casa Carratelli un’altra visita importante si era avuta nel 1487 quando Alfonso II di Aragona, per occuparsi dell’apparato militare, si recò presso la dimora dei Carratelli prima di ritirarsi in preghiera in S. Bernardino, sede dell’Arciconfraternita della SS. Immacolata. Il palazzo gravemente danneggiato dal terremoto del 1905, fu ricostruito nel rispetto dell’impostazione iniziale, dalla famiglia De Liguori che lo aveva appena acquistato. Il palazzo dal 1995 e’ proprietà di Gianludovico e Camilla de Martino di Montegiordano (nota pittrice e scultrice inglese), che ne hanno recentemente ultimato il restauro. Il vice presidente De Martino si è soffermato con il suo intervento su come l’Associazione Dimore Storiche Italiane (A.D.S.I.) riunisce i proprietari di immobili storici di tutta Italia, che rappresentano una componente importante del nostro patrimonio culturale e che le dimore storiche sono beni culturali “soggetti a vincolo”, ovvero tutelati dallo Stato, che ne deve favorire la conservazione, e sono affidati alla responsabilità dei proprietari. Occorre pero’ la fruizione e il mantenimento dei percorsi e soprattutto dei parcheggi –utili – nei centri storici per poter fare confluire i visitatori. Il presidente Giuseppe Livoti ha ribadito come le dimore sono altro momento di ricerca importante per l’associazione Le Muse e lo dimostra la creazione e l’atto di dono di pannelli ad uso turistico sia a Villa Malgeri a Bova Marina che a Palazzo d’Agostino di Serrata, ed inoltre si è pensato ad un evento dedicato al nostro patrimonio proprio con la partecipazione del vice presidente dott. De Martino che con la sua prestigiosa presenza potrà relazione su cio’ che è stato fatto e verrà proposto per il mantenimento di questi beni di cui la Calabria conserva fattive testimonianze. La referente per la Sezione Dimore Storiche de “Le Muse” Marinella Malgeri omaggiando il vice presidente De Martino con –l’oro verde- il bergamotto della bovesia, essendo anche imprenditrice di questo prezioso agrume, si è soffermata sull’importanza della ricognizione del grande patrimonio vasto ed eterogeneo di palazzi, residenze, masserie distribuite in tutta la regione e a volte disconosciute con la promessa che “Le Muse” possano contribuire alla ricerca ed alla valorizzazione in sinergia con l’Associazione Italiana per le Dimore Storiche. Inoltre la giornata è continuata con la visita di Villa Cefaly Pandolphi con il direttore della residenza dott. Salvatore Briatico che ha messo in evidenza come l’edificio è stato costruito alla fine del ‘700 adibito a casino di caccia, situato tra le piantagioni di pompelmi. In questa villa ogni epoca è trascorsa lasciando una traccia tra i bei pavimenti antichi e mattonelle esagonali grigie, rosse, nere ed i soffitti di legno con affreschi. La Famiglia Cefaly ha dato lustro per i suoi pittori, prelati e uomini di Stato come Antonio Cefaly che dal 1890 al 1920 è stato Vice Presidente del Senato nonché consigliere di Giolitti e grande amico del re d’Italia (l’epigrafe sulla sua tomba fu scritta da Benedetto Croce). Visitando questa dimora si può percepire come hanno vissuto i gran signori durante tutti questi secoli e gli attuali proprietari Don Perfetto e Donna Anna Maria Cefaly Pandolphi. Anche con il dott. Salvatore Briatico nel prossimo futuro sarà presente alle Muse a Reggio per promuovere ancora una volta la cultura della conservazione del bello che trova nell’eclettismo degli stili una sua identità e autonomia artistica e appena sarà possibile i soci saranno i protagonisti di una importante visita del patrimonio conservato all’interno della raffinata villa.

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