Al via il percorso di ammodernamento della pianta organica. Il Comune attinge da altri Enti in attesa dei concorsi

Eliminato il precariato da Palazzo San Giorgio

Il consigliere Gangemi: “Passaggio fondamentale. Stop ad emigrazione dei nostri giovani”.

Inizia il percorso di ammodernamento della pianta organica del Comune di Reggio Calabria e si eliminano definitivamente le sacche di precariato all’interno di Palazzo San Giorgio. La giunta, nel corso dell’ultima riunione, ha dato il via libera al regolamento per l’utilizzo di graduatorie di pubblici concorsi approvate da altri enti e, nel quadro occupazionale più complessivo, ha previsto la stabilizzazione dei precari che rientrano nel bacino della legge 31 e della legge 15. «Con questa operazione – ha spiegato Francesco Gangemi, consigliere comunale delegato dal sindaco Falcomatà agli Affari generali ed al Personale – mettiamo fine ad una pagina di incertezze e instabilità lavorative eliminando, di fatto, il precariato dal Comune di Reggio Calabria». «Un passaggio fondamentale – secondo Gangemi – che segna l’avvio di una stagione di implementazione e rinnovamento della forza lavoro all’interno di Palazzo San Giorgio». «Un passo in avanti – ha spiegato il consigliere comunale delegato – che ci consentirà di rimpinguare un organico ormai ridotto all’osso». Entrando nel merito della delibera, Francesco Gangemi ha aggiunto che, «sfruttando la possibilità offerta da una norma specifica, entro la fine dell’anno andremo a rintracciare nuove figure attingendo dagli idonei compresi nelle graduatorie approvate da altri Enti pubblici».

«In questo modo – ha continuato – si accorciano i tempi in attesa che, già dal prossimo anno, Palazzo San Giorgio possa espletare quei concorsi che, da venti anni, la città ed i sui giovani attendono per interrompere l’emorragia di ragazzi e ragazze che, pur formandosi nel loro luogo di nascita, sono costretti ad emigrare in cerca di un futuro migliore». Il regolamento approvato, dunque, «è informato ai principi di funzionalità e ottimizzazione delle risorse, nonché ai quelli di efficacia, efficienza ed economicità dell’azione amministrativa». Disciplina, insomma, «la copertura di posti vacanti disponibili, in assenza di proprie graduatorie in corso di validità per la qualifica o profilo professionale, categoria e regime giuridico – tempo pieno e parziale – dei posti da ricoprire». «Il Comune di Reggio – ha specificato Gangemi rifacendosi al testo approvato dall’esecutivo – può ricorrere all’utilizzo di graduatorie di altri Enti, costituendo questo utilizzo una sperimentata e comunemente riconosciuta “buna pratica” per ragioni dettate dalla necessità di semplificazione e speditezza dei procedimenti di selezione, di economicità degli atti, di riduzione dei tempi e dei costi occorrenti per l’espletamento delle ordinarie procedure concorsuali per la copertura di posti vacanti».

Ma fra i regolamenti approvati nel corso dell’ultima riunione dell’esecutivo, c’è anche quello relativo alle progressioni verticali del personale già in servizio. «Potranno accedere da una categoria all’altra», ha proseguito Gangemi ricordando come «potranno partecipare alle selezioni i dipendenti in servizio a tempo indeterminato che abbiano maturato, presso il Comune, un’anzianità minima di 36 mesi continuativi con impiego a tempo pieno e indeterminato nella categoria giuridica immediatamente inferiore a quella correlata alla selezione e in possesso di specifici requisiti richiesti». «Le procedure selettive per la progressione tra le aree – ha concluso il consigliere delegato – riservate al personale di ruolo, hanno lo scopo di valorizzare e premiare le professionalità interne dei dipendenti dell’amministrazione comunale».

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