Gestione beni confiscati, la riprovazione di Iatì (Impegno e Identità): “La maggioranza umilia la Commissione e prende in giro i reggini”

di GNSme

“Può, in un contesto democratico e di rispetto delle istituzioni, una Commissione denominata ‘Controllo e garanzia” subire i ricatti della maggioranza?” E’ il quesito retorico che pone Filomena Iatì, consigliere comunale di “Impegno e Identità” profondamente amareggiata per quanto accaduto stamattina in occasione della seduta, poi non svoltasi, dell’organo consiliare presieduto da Massimo Ripepi. All’ordine del giorno la richiesta di accesso agli atti riguardo la gestione dei beni confiscati a Reggio Calabria, un settore delicato e scivoloso che, di conseguenza, merita, il massimo della responsabilità e della trasparenza. “Una trasparenza che troppo spesso – stigmatizza l’avvocato Iatì – rimane incollata sulle labbra truccate dei rappresentanti del centrosinistra, senza plasmare nessuna delle loro azioni quotidiane. Quanto accaduto costituisce un danno enorme per la credibilità di Falcomatà e compagni, un danno senza pari per gli interessi della collettività. I consiglieri del centrosinistra, infatti, hanno buttato all’aria l’importante riunione odierna giochicchiando in maniera spudorata per far mancare il numero legale. E’ così che, utilizzando lo stratagemma infantile di entrare e uscire, andare e venire, si sono fatti scudo con il Regolamento con la chiara intenzione di alzare un muro di gomma per respingere la legittima rivendicazione di acquisizione dei documenti utili ai fini di una adeguata conoscenza delle prassi che hanno accompagnato la conduzione di un campo particolarmente spinoso dell’amministrazione della città”. Il membro del Movimento pilotato da Angela Marcianò animata da “una intensa riprovazione nei confronti di atteggiamenti preoccupanti”, non tralascia in conclusione di lanciare una ulteriore, letale, frecciata all’indirizzo della maggioranza: “Tale condotta, propria di chi si sottrae ai doveri nei confronti della comunità reggina, non fa altro che allungare una pesante ombra di sospetto sull’esercizio di una sfera, quale quella dei beni confiscati, da cui devono essere sollevati, senza indugio e con la massima sollecitudine, tutti i dubbi sollevati recentemente”.

Filomena Iatì
Consigliere comunale e Socio Fondatore
Movimento Impegno e Identità

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