Crisi aziendale post Covid, il 13% è in difficoltà: l’aiuto della Business Information per la ripartenza

Foto di Free-Photos da Pixabay

Da quando il Covid ha fatto la sua comparsa, la vita non è stata più la stessa. Le conseguenze sono state drammatiche, sia a livello sanitario che economico, per via della crisi che ha colpito diversi paesi e costretto alla chiusura numerose aziende. Si stima non a caso che il 13% delle realtà aziendali sia in pesanti difficoltà economiche; di conseguenza, emerge la necessità di capire come ripartire. La business information, a questo proposito, offre un notevole contributo.

Le informazioni utili sulle aziende e per le aziende

Come anticipato poco sopra, molte aziende stanno attraversando un momento a dir poco complicato, e di conseguenza hanno la necessità di trovare dei sistemi per potersi risollevare.

Per prima cosa è importante imparare a monitorare lo stato economico della società, capire dov’è che si sviluppano le perdite e i problemi principali, così da intervenire per risolverli, magari tagliando le spese non necessarie. Inoltre, quando si fanno affari con altre aziende, è ugualmente importante verificare il loro stato di salute, soprattutto se si stringono delle partnership. L’azienda con cui si va ad instaurare una collaborazione, infatti, va conosciuta nel dettaglio.

A questo proposito, esistono alcuni approfondimenti relativi alla possibilità di richiedere un report aziende, come ad esempio quello di Icribis, che spiega come utilizzare il documento in questione per reperire specifici dati aziendali di interesse.

Attualmente, la via maestra da seguire è quella del digitale: opportunità come l’e-commerce, oramai, è bene che vengano sfruttate, anche per una questione di internazionalizzazione e di export.

Il discorso sulla business information è invece più ampio, perché chiama in causa il digitale, ma non in via esclusiva; si fa riferimento anche, ad esempio, allo studio del mercato e delle sue evoluzioni, all’analisi dei competitor e dei target considerati.

Linee guida per valutare i rischi informatici per l’impresa

La ripresa, inoltre, passa anche dalla cyber security. Di conseguenza ogni azienda dovrebbe avere all’interno del team di lavoro un esperto del settore. Per limitare al minimo sindacale il rischio di attacchi informatici al proprio sito web, però, sono necessari piccoli passi che ogni impresa può compiere anche da sé, a partire dall’utilizzo di password sicure da cambiare periodicamente. Per aspetti più specifici e complessi, invece, è preferibile affidarsi ad uno sviluppatore bravo, evitando di utilizzare molti plugin. Inoltre, si suggerisce di spendere per acquistare uno spazio web su un hosting sicuro, e con caratteristiche adatte alla mole di traffico che riceverà il sito.

È importante, infine, eseguire tutti gli aggiornamenti necessari al sito web, installando anche dei sistemi di sicurezza come i firewall.

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