“La crescita del Pil italiano nel secondo trimestre del 2021, pari al +2,7% rispetto al trimestre precedente, è un dato positivo. Un primo segnale di ripresa rilevato dall’Istat che non deve tuttavia indurre ad abbassare la guardia come, peraltro, le stime che vedono un +4,7% del Pil nel 2021. Occorre tenere conto, infatti, dell’effetto di rimbalzo successivo al crollo senza precedenti dell’economia nel 2020. In tal senso, è necessario accelerare con le riforme a partire dal fisco e dagli ammortizzatori sociali per dare sostegno a lavoratori e imprese e, al contempo, garantire una ripresa stabile nel medio e lungo periodo. Preoccupa, in particolare, l’aumento del 2,1% dell’inflazione su base annua per la perdita del potere di acquisto delle pensioni. In tal senso è fondamentale discutere di una riforma complessiva del sistema previdenziale che introduca maggiori tutele a partire dalla previsione di meccanismi di rivalutazione più equi al fine di assicurare un trattamento dignitoso a chi ha lavorato onestamente versando contributi per una vita”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito ai dati Istat sulla crescita del Pil e dell’inflazione.