Alimentazione, Sri Lanka: svolta biologica mette a rischio produzione di Thè

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09:16 – La preziosa industria del Thè dello Sri Lanka è a rischio per via della scelta di far diventare il Paese “il primo produttore mondiale di alimenti biologici al 100%“, scrive AL-JAZEERA, e per la scarsità di raccolto di quest’anno. Nella corsa al biologico, le autorità hanno vietato l’uso di pesticidi e fertilizzanti chimici su tutta l’isola, riducendo così la raccolta di Thè, pepe, cannella e altri prodotti. La pandemia ha lasciato lo Sri Lanka in una forte crisi economica, infatti il PIL è sceso di oltre il 3% lo scorso anno. La sola industria del Thè rappresenta circa il 10% del reddito delle esportazioni del Paese, con oltre 1,25 miliardi di Dollari l’anno. All’inizio del 2021 il raccolto di Thè ha raggiunto i 160 milioni di chili, ma a Luglio ha iniziato notevolmente a diminuire. La produzione di Thè biologico è 10 volte più costosa e ha un mercato limitato. Secondo le stime, la conversione biologica potrebbe ridurre il raccolto del 50%, obbligando molte aziende a ridurre il personale, mettendo così a rischio circa tre milioni di persone. In risposta a tali preoccupazioni, il Governo sta valutando di offrire un’alternativa biologica alla richiesta di fertilizzanti chimici, come il compost biologico. (cit. AL-JAZEERA)

SM

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About the Author: Silvana Marrapodi