Reggio Emilia. Operazione “Perseverance” arrestato un’altro affiliato alla ‘Ndrangheta

‘Ndrangheta in Emilia: un arresto della Polizia di Stato per associazione a delinquere di stampo mafioso

Nell’ambito dell’operazione “PERSEVERANCE”, coordinata dal Sig. Procuratore della Repubblica Dott. Giuseppe Amato e dal P.M. della Direzione Distrettuale Antimafia Dott.ssa Ronchi Beatrice, la Polizia di Stato ha dato esecuzione alla misura della custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Bologna Dott. Alberto Ziroldi a carico di P.S. classe 1974, gravemente indiziato di appartenente alla consorteria ‘ndranghetistica operante in Emilia e di detenzione illegale di plurime armi da sparo.

L’Operazione “PERSEVERANCE”, lo scorso Marzo 2021, aveva portato all’arresto per i reati di cui all’art. 416 bis c.p. e per tentata estorsione aggravata dal metodo e dall’agevolazione mafiosi, diversi esponenti del sodalizio di ‘Ndrangheta emiliano, quali S. G. G., M. S. cl. 1985 (fratello di M. L. cl. 1971 e di M. A. cl. 1978, già condannati anche in appello nel maxi processo AEMILIA), C. D., F. G. ed altri. Nell’occasione, era stata documentata un’articolata attività estorsiva per una ingente somma di denaro [quantificata nel dialoghi captati in oltre 2 milioni di euro] di provenienza illecita. Tale attività aveva consentito di rinvenire e sottoporre a sequestro un’arma comune da sparo con matricola abrasa illegalmente detenuta e portata, in concorso, da F.G. e da C. D. Gli approfondimenti svolti hanno consentito di accertare che l’arma era stata ceduta a C., qualche giorno prima, dal P. S. cl. 1974, affinché la detenesse per conto della consorteria.

P. S. cl. 1974 è considerato dagli indagati, che genuinamente nel corso delle captazioni ne esaltavano la caratura criminale, e, unanimemente, dai collaboratori di giustizia, un “azionista” e cioè un appartenente alla consorteria ‘ndranghetistica in grado di compiere azioni criminali, anche violente. Nel corso delle indagini, P. S. cl. 1974 è risultato intervenire in plurime occasioni, usando la propria autorevolezza di ‘ndranghetista, per dirimere controversie tra i sodali o per risolvere conflitti che riguardavano i sodali, nonché per favorire la famiglia M. di G. (già colpita dalle Operazioni AEMILIA e GRIMILDE) e il sodale F. G.

L’indagine “PERSEVERANCE” ha rivelato i nuovi assetti del sodalizio ‘ndranghetistico emiliano dopo gli arresti, le condanne e i sequestri intervenuti con le Operazioni AEMILIA e GRIMILDE, dimostrando come la consorteria mafiosa ha saputo riorganizzarsi attraverso l’azione di soggetti quali, in ultimo, P. S. cl. 1974, che oggi, grazie all’impegno profuso dagli uomini della Squadra Mobile di Reggio Emilia, è stato tratto in arresto.

comunicato stampa – fonte: https://questure.poliziadistato.it/ReggioEmilia/articolo/104261601126045b5449913348

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