MO. In 7 anni nessuna telefonata, Svezia e Israele ora si parlano

(DIRE) Roma, 18 Ott. – Il presidente di Israele, Isaac Herzog, oggi riceverà Ann Linde, ministro degli Esteri svedese, in quella che sarà una visita particolare: i due governi non si parlano da sette anni, dopo che Stoccolma ha riconosciuto la Palestina.
Secondo Linde, che incontrerà l’omologo Yair Lapid e visiterà il Museo dell’olocausto a Gerusalemme, il viaggio rappresenta “un nuovo inizio nelle relazioni” tra i due Paesi.
L’incontro non metterà però in dubbio il riconoscimento dello “Stato di Palestina”, ma servirà a scongelare i rapporti, stando al governo svedese. Infatti, Linde andrà anche in Cisgiordania per salutare il presidente dell’Autorità nazionale palestinese, Mahmoud Abbas.
L’indipendenza della Palestina, proclamata nel 1988 dall’Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp) di Yasser Arafat, fu sostenuta da molti Paesi africani, asiatici e sudamericani, ma da nessuno Stato europeo.
Solo nel 2014 arrivò il primo segnale occidentale, appunto con il riconoscimento da parte di Stoccolma. Da allora, non è stato registrato alcun contatto, neanche telefonico, tra Svezia e Israele. Anzi, i due governi si sono scontrati, criticando da una parte il rispetto dei diritti umani in Israele e, dall’altra, le posizioni filo-palestinesi di Stoccolma.
Il dialogo è ripartito a metà settembre, quando una prima chiamata tra i ministri degli Esteri ha simboleggiato “il rilancio delle relazioni”, come scritto su Twitter da Lapid.
Secondo i media internazionali, il ritorno alla normalità è utile a entrambi: Israele deve migliorare i rapporti con le cancellerie europee, mentre la Svezia non vuole protrarre le ostilità ora che diversi Paesi arabi stanno dialogando con Tel Aviv. (Est/Dire) 11:59 18-10-21

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