USA, “epidemia di salmonella per la cipolla in rapida crescita”: cifre-choc in pochi giorni, cresce la paura

di Angelique Johnson da Pixabay

Cipolle e salmonella. Ma non è un panino. Da qualche settimana in diversi Stati americani una nuova epidemia, negli Stati Uniti, su cui sta indagando il Centers for Disease Control, CDC. Si tratta di un’infezione di salmonella, che ha già colpito principalmente il Texas, seguito da Oklahoma e contagiato 652 contagi, 60 nelle ultime 24 ore, 129 delle quali ricoverate. Un alto numero di contagi giornalieri sono segnalati anche in Virginia e Illinois. L’agenzia nazionale per la protezione della salute americana ha affermato solo ieri che  il veicolo del contagio è la cipolla collegandola all’epidemia che viene definita in “rapida crescita”. Al momento non si registrano decessi, ma gli stati toccati dal virus sono 37. La causa è la salmonella. I sintomi più comuni sono diarrea e febbre, vomito e disidratazione. Tocca prevalentemente lo stomaco, quindi è possibile accusare anche dei crampi localizzati. I sintomi possono manifestarsi fino a sei giorni dopo essere entrati in contatto con il battere. Le persone più sensibili alla salmonella sono i bambini e gli over 65, che il più delle volte hanno bisogno di cure ospedaliere. La malattia ha iniziato a toccare gli stati già da maggio, raggiungendo il suo culmine a settembre, ma solo ora gli esperti sono stati in grado di trovare la fonte del battere. Il Centers for disease control and prevention e la Food and drug amministration evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, hanno annunciato che tutte le cipolle provenienti di Chihuahua, Messico, e vendute da ProSource Inc., sono assolutamente da evitare.

c.s. – Giovanni D’Agata

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