Disturbi alimentari, psicologi CISOM: In 4 mesi 1.000 richieste aiuto

(DIRE – Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 8 Feb. – Sono state in tutto 1.000 le chiamate ricevute dal servizio psicologico di ascolto attivo degli esperti del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta (Cisom), tra il 25 Agosto e il 31 Dicembre 2021, nell’ambito del progetto di Eni Foundation ‘Non siete soli’, un’iniziativa pensata per far fronte ai bisogni e ai disagi generati dalla pandemia da Covid-19. A rivolgersi agli psicologi sono state soprattutto donne (85% dei chiamanti) con un’età media di 45 anni. Tra i motivi delle chiamate in particolare le problematiche di disagio alimentare di figli o fratelli e sorelle di età compresa tra i 12 e i 25 anni, con una prevalenza di genere femminile (85%). La maggior parte delle persone per cui è stato chiesto aiuto (per l’80% studenti) ha iniziato ad esprimere disagi negli ultimi 5 mesi del 2021 e per il 65% questi disagi sono iniziati dopo la pandemia. Tra le problematiche segnalate, in particolare, la diminuzione significativa dell’assunzione di cibo, l’eccessiva tristezza, il marcato perfezionismo, la mancata percezione di sicurezza e stabilità, la perdita d’interessi, i comportamenti di controllo del proprio peso, l’ esercizio fisico smodato, l’isolamento dagli amici. Per il 60% sono state poi evidenziate problematiche relazionali, in particolar modo con entrambi i genitori. Le regioni da cui sono arrivate più chiamate sono state Emilia-Romagna, Lazio, Toscana, Veneto e Campania. Le telefonate sono pervenute per l’80% nella fascia pomeridiana della giornata, dalle 13 alle 17. L’intero campione dei chiamanti è di nazionalità italiana e nessuno ha segnalato di essersi precedentemente rivolto ad altri servizi di supporto psicologico né ha riferito uso di psicofarmaci. La durata media delle telefonate è stata di circa 30 minuti. Nel 65% dei casi gli psicologi Cisom hanno erogato prestazioni di psicoeducazione e di consulenza oltre a colloqui informativi e di sostegno. “In diversi casi il chiamante è stato invitato a contattare il pediatra di libera scelta o i servizi pubblici specializzati”, spiegano in una nota. (Red/ Dire) 08:19 08-02-22

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