Reggio Calabria, Iatì su finanziamento statale - Ilmetropolitano.it

Reggio Calabria, Iatì su finanziamento statale

Non oltre venti giorni fa, nonostante l’assessore Calabrò lo avesse convintamente negato in sede di commissione bilancio in occasione della sua audizione sul bando relativo alla rilevazione dei debiti commerciali, la sottoscritta avvisava la cittadinanza circa la ovvia intenzione dell’Amministrazione comunale di sottoscrivere l’accordo con la Presidenza del Consiglio dei Ministri che consentirà a Reggio Calabria di godere, nell’arco di un ventennio, di una quota del contributo nazionale stanziato dal Governo a favore delle quattro città metropolitane (Napoli, Palermo, Torino e Reggio Calabria appunto) che presentano un disavanzo pro capite superiore a 700 euro (Reggio Calabria 998).

Si tratta di un accordo, si ribadisce ancora una volta, che obbliga i comuni che ne beneficeranno, ad assumere impegni precisi nei confronti del Governo, impegni che vanno dal possibile aumento dell’addizionale IRPEF all’aumento della capacità di riscossione, dalla semplificazione della struttura amministrativa alla riduzione del personale dirigenziale, dall’aumento del canone di concessione e locazione al piano di razionalizzazione delle società partecipate ed anche al procedimento di rilevazione dei debiti commerciali e tanti altri ancora, previsti dall’art. 1, comma 572 della Legge Finanziaria 2021.

Ebbene, nel dare comunicazione ai consiglieri comunali e quindi alla città dell’avviso di rilevazione dei debiti commerciali, l’assessore Calabrò aveva rappresentato che tale adempimento costituiva un obbligo di legge, mascherando così ai consiglieri comunali e di conseguenza alla città, l’intenzione dell’amministrazione reggina di voler aderire al finanziamento ventennale pensato dallo Stato italiano per le città metropolitane ( art. 1 comma 567 della Legge Finanziaria 2021), accusando la sottoscritta di fare sterili polemiche.

Oggi, a distanza di venti giorni, non solo apprendiamo in commissione bilancio che l’Amministrazione comunale ha avviato da tempo interlocuzioni con il MEF provvedendo ad inviargli un cronoprogramma per la valutazione delle condizioni necessarie per la sottoscrizione dell’accordo ed è pertanto in attesa di conoscere le determinazioni governative! Ma, cosa ancora più grave, lo apprendiamo in maniera del tutto casuale o, meglio, solo ed esclusivamente per una richiesta precisa avanzata dalla sottoscritta all’assessore Calabrò, presente oggi in commissione bilancio per trattare una tematica diversa.

Da circa due settimane, il movimento Impegno e Identità chiede di convocare in audizione, in commissione bilancio, il direttore generale Barreca, il dirigente alle finanze Consiglio e lo stesso assessore Irene Calabrò per conoscere le reali intenzioni del Comune in merito alla volontà dell’Ente di aderire al finanziamento governativo, volontà che nonostante fosse chiara dal momento della pubblicazione dell’avviso ai creditori dei debiti commerciali del Comune, è stata sempre celata al Consiglio comunale e di conseguenza alla città.

Mai, in questi i mesi i consiglieri comunali sono stati resi edotti della volontà dell’Amministrazione di aderire ad un finanziamento che avrà, come abbiamo appreso dalla stampa rispetto alle altre città che sottoscriveranno lo stesso accordo, delle importanti ripercussioni sulle tasche dei reggini.

Ancora una volta è evidente la voluta mancanza di trasparenza di questa Amministrazione comunale che, a differenza di quanto avvenuto nelle altre città interessate, prima fra tutte Napoli, dove il Consiglio comunale è stato convocato e quindi interpellato per ben due volte prima di sottoscrivere l’accordo (ancora non sottoscritto) con la Presidenza del Consiglio dei Ministri come anche la competente commissione consiliare, non perde occasione per agire in silenzio, senza coinvolgere la città e renderla partecipe di quanto intende mettere in atto.

Nelle altre città interessate dal provvedimento la stampa e i media locali hanno avuto la possibilità di informare i cittadini perché il dibattito è stato pubblico! A Reggio Calabria invece, ancora oggi si tiene tutto “riservato” a pochi “eletti”.

E la cittadinanza?

Ancora una volta, l’Amministrazione perde credibilità nei confronti dei reggini che, già abbastanza delusi ed amareggiati, sono tuttavia ancora ignari di quanto accadrà loro con l’ennesimo finanziamento nei confronti del Comune che, nonostante i numerosi aiuti da parte dello Stato, sembra essere lontano dal risanamento delle casse comunali più volte annunciato e mai avvenuto.

Filomena Iatì consigliere comunale Per Reggio Città Metropolitana

Socio Fondatore Movimento “IMPEGNO E IDENTITA’”

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