Ucraina. Da Kharkiv al Donbass è anche allarme cibo e medicine

(DIRE) Roma, 1 Mar. – In più città dell’Ucraina cominciano a scarseggiare generi alimentari, medicine e altri beni essenziali: lo riferiscono all’agenzia Dire fonti che si trovano a Kharkiv, nel nord-est, a Lysychansk, nella regione orientale del Donbass, e nell’area della capitale Kiev. A pesare sono sia i bombardamenti che più in generale l’insicurezza legata al conflitto cominciato giovedì scorso, con posti di blocco e sempre più aziende e società di trasporto che rinunciano a effettuare le consegne. “Tra quattro o cinque giorni non avremo più né zucchero né caffè” dice padre Oleg Ladnyuk, un salesiano arrivato oggi a Lysychansk da un’altra città dell’est, Dnipro.

“I negozi restano aperti per qualche ora al giorno e adesso negli scaffali c’è cibo, ma se non si ripristinano le scorte non andremo avanti a lungo”. Lysychansk, come la vicina Severodonetsk, si trova presso il fronte orientale del Donbass. “Molte famiglie preferiscono restare in città nonostante gli scontri armati siano vicini” dice padre Ladnyuk: “Hanno timore sia dei bombardamenti che potrebbero verificarsi durante il viaggio sia di poter un domani perdere la casa, come a tanti è già capitato durante il conflitto del 2014”. Il rischio di una mancanza di approvvigionamenti è segnalato anche dalle fonti a Kharkiv. “Ci sono molte persone sole che non hanno alcun tipo di aiuto” riferiscono alla Dire.

“Il primo bisogno sul piano umanitario sono le medicine e poi il cibo, che potrebbe cominciare a scarseggiare presto”. Kharkiv si trova a circa 40 chilometri dal confine con la Russia. Stamane è stata bombardata la piazza della Libertà, in centro, dove si trovano la sede del governo, il teatro dell’opera e una sala concerti. Secondo un bilancio fornito dai servizi di soccorso, nelle esplosioni sono rimaste uccise almeno dieci persone, mentre altre 35 sono rimaste ferite. Tra le vittime dei bomdardamenti a Kharkiv c’è anche uno studente di nazionalità indiana. Naveen Shekharappa Gyanagoudar, questo il suo nome, studiava all’Università medica nazionale.

Stando al ministero degli Esteri di Delhi, è stato ucciso da un colpo di mortaio. Cinque invece le vittime a Kiev, secondo un bilancio fornito dai servizi di soccorso, nel bombardamento che della torre della televisione. Anche testimonianze in arrivo dalla capitale e dalla vicina cittadina di Bucha indicano che alcuni supermercati e negozi hanno gli scaffali vuoti per l’aumento degli acquisti con l’approssimarsi di colonne militari russe. “Oggi – dice una delle fonti – siamo riusciti a prendere solo due filoni di pane”. (Vig/Dire) 18:29 01-03-22

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