Reggio Calabria. Un “pieno di sangue” protesta di CasaPound per il caro carburanti

07.15 – “Giornata movimenta oggi mi sto riprendendo ora dal quel brutto gesto che CasaPound ha fatto sul mio impianto, vedere quelle sacche di sangue attaccati sugli erogatori e davvero brutto sinceramente questa dopo 40 anni di lavoro mi mancava, mi consolo che non è stato un gesto rivolto a me ma alle società petrolifere e allo Stato ma vedere polizia e scientifica sul mio impianto un po’ mi da fastidio, ormai siamo arrivati alla frutta così non si può più lavorare“.

Commenta così Pasquale Luvarà, gestore della stazione di servizio di via Andiloro, la vicenda di protesta contro il caro carburanti che lo ha visto coinvolto indirettamente ieri 17 Marzo.

La gente è ovviamente scontenta dell’aumento dei prezzi dovuto alle sanzioni conseguenza della guerra in Ucraina ma è da ricordare che il guadagno dei gestori rimane sempre 3,6 centesimi ogni litro.

La singolare protesta di CasaPound, con delle sacche di “sangue”, pare sia stata effettuata anche in altre città d’Italia.

 

 

Federica Romeo

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