Covid. Parente: fuori da emergenza ma Virus non è sparito, ora prudenza e responsabilità

(DIRE) Roma, 1 Apr. – “Da oggi in tutta Italia salutiamo il colore bianco con cui si tingono tutte le regioni per contrastare l’emergenza Covid. La soddisfazione per il tanto atteso primo giorno con le nuove regole non attenua però il richiamo alla prudenza”. Lo afferma, in una nota, la senatrice Annamaria Parente (IV), presidente della commissione Sanità di Palazzo Madama. “E’ una data importante che dimostra come tutta la campagna sanitaria e vaccinale in Italia abbia avuto successo anche per il grande impegno del generale Figliuolo, cui va il nostro ringraziamento, che oggi conclude il suo compito – sottolinea la senatrice Parente -. Senza i continui richiami al rispetto delle regole, ai continui appelli alla vaccinazione, questo giorno sarebbe ancora lontano. Ma proprio la difficoltà di essere arrivati a ‘vestirci tutti di bianco’ ci deve invitare ancora una volta alla prudenza. Se è vero infatti che negli ospedali le emergenze sono ampiamente sotto la soglia di attenzione, è anche vero che il numero delle persone colpite dal Covid continua ad essere su livelli alti.

Gli organismi sanitari internazionali sono molto cauti nel dire che la pandemia l’abbiamo lasciata alle nostre spalle e continuano gli appelli alla cautela nei comportamenti e soprattutto ad insistere nel non vanificare il ruolo delle vaccinazioni. Da noi in Italia è ancora alto il numero dei non vaccinati e si registra purtroppo, quasi un fermo nelle vaccinazioni, soprattutto tra i minori in età scolastica. Per non parlare poi delle difficoltà croniche dei nostri trasporti, che da domani rischiano di tornare ad essere sovraffollati e quindi veicolo di contagio. La mascherina, nelle situazioni previste, come sottolineano con grafici e tabelle tutti i nostri mass media, devono ancora essere una costante per i prossimi mesi”.

La senatrice Parente conclude: “Capisco l’euforia dopo due anni di sofferenza e costrizione, avverto forte la spinta psicologica a considerarci liberi e soprattutto la gioia dei più giovani di sentirsi nuovamente tali. Per questo faccio appello alla saggezza delle mamme e al buonsenso dei nonni perché i risultati raggiunti non vengano vanificati per superficialità e poca attenzione. La mia paura più grande è che gli ospedali possano subire un nuovo attacco, perché è dei fragili, dei malati gravi che la nostra sanità deve occuparsi, senza mai far mancare loro le cure e il sostegno necessari”. (Rai/ Dire) 09:25 01-04-22

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