Volo cancellato per l’emergenza Covid, nuovo orientamento giurisprudenziale: rimborso ai viaggiatori e risarcimento alla famiglia

Scatta la compensazione Ue per il volo cancellato, il rimborso dei nuovi biglietti acquistati e il danno non patrimoniale per la famiglia italiana rimasta bloccata in Kenya durante l’emergenza Covid. E ciò perché la compagnia aerea anticipa il Governo e annulla il collegamento prima che provvedano le autorità locali, mentre se il vettore avesse adempiuto i turisti sarebbero riusciti a tornare in patria. È quanto emerge dalla sentenza 15/2022, pubblicata dalla sezione civile del giudice di pace di Capri. Vittoria per la famiglia che ottiene la condanna della compagnia al pagamento dei 5 mila euro richiesti. La coppia campana, con due bambini che hanno cinque anni e diciannove mesi, è costretta rimanere a lungo nel resort ormai deserto in una piccola località costiera a nord di Mombasa: il 16 marzo 2020, mentre in Italia infuria il Sars-Cov-2, il vettore annulla il volo senza spiegazioni né soluzione alternative, mentre soltanto il giorno 22 interviene il Governo keniota a cancellare ogni collegamento da e per il nostro Paese. E dunque i viaggiatori ben potevano rimpatriare risparmiandosi una vera e propria odissea: le conseguenze lamentate integrano il danno non patrimoniale perché non rientrano, scrive il giudice, «nelle normali traversie quotidiane nelle quali un individuo si imbatte nel corso della propria vita sociale». Il vettore resta contumace e, quindi, non dimostra l’effettiva sussistenza di fatti eccezionali non imputabili. Per il Giudice di Pace R.G., infatti, di cui ha scritto il sito Cassazione.net, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il motivo è fondato e, al riguardo, ha ricordato che “ La compensazione prevista dall’articolo 7 del regolamento Ce 261/04 è determinata nel massimo di 600 euro a viaggiatore, a fronte di un minimo di 250, perché il volo Mombasa-Napoli costituisce una tratta superiore a 3.500 chilometri: ai 2.400 euro in favore dei quattro turisti vanno aggiunti altri 2.100 per l’acquisto dei biglietti alternativi per il ritorno in Italia e altri 500 a titolo di danno non patrimoniale; la famiglia rimasta bloccata in Africa risulta costretta sostenere spese ulteriori prima di riuscire a rientrare in patria. La compagnia condannata anche alle spese di lite.

Comunicato Stampa “Sportello dei Diritti”

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