Borrell: “Kiev chiede armi e gliele daremo”

09.55 “Torno con una lista di armi di cui gli ucraini hanno bisogno. E noi la seguiremo”. Ma “come Unione Europea non abbiamo armi. Dobbiamo bussare alla porta degli Stati membri“. Questo è il commento dell’Alto rappresentante per gli Affari Esteri, Josep Borrell, dopo la sua visita nella Capitale dell’Capitale.

Qui ha incontrato, assieme a Ursula Von Der Leyen, Presidente della Commissione Europea,  il Presidente del governo ucraino Volodymyr Zelensky. Quest’ultimo ha centrato l’attenzione del meeting a tre sulla impellente necessità di armi che ha l’esercito ucraino impegnato nel conflitto contro i russi.

Nello specifico nei prossimi giorni i combattimenti si inaspriranno nel settore del Donbass per cui il premier ucraino ha chiesto, ancora una volta, armamenti. “Servono armi o di fabbricazione sovietica o facili da utilizzare”. “L’Ucraina prevarrà e risorgerà più forte“, questa la sua “convinzione” ed il suo modo per motivare la sua gente impegnata nella guerra contro Mosca anche con i civili.

Borell si espone “tranquillamente” con la promessa dell’aiuto militare, un atto politico che però poco tiene in considerazione la volontà del popolo europeo. Quest’ultimo in base a numerosi sondaggi, non ha alcuna voglia di entrare ancor di più nel conflitto in Ucraina. Vorrebbe piuttosto un tavolo per la pace proficuo al più presto. La gente, non solo in Italia, è più incline ad inviare aiuti umanitari, ad accogliere i profughi, a fornire loro un mantenimento che ad inviare armi ed armamenti vari. Se armi si continuano ad armare anche i civili è ovvio, logico quasi matematico che ci saranno più vittime tra i civili.

Fabrizio Pace

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.