L’Archeoclub d’Italia “Area Integrata dello Stretto”

Scill’Cariddi, due mari, un’unica identità. È nato a bordo della nave Elio della Caronte&Tourist

La nave Elio della Caronte&Tourist  appena lasciati gli ormeggi della rada San Francesco, per raggiungere Villa San Giovanni ha ospitato l’ufficializzazione della nuova sede dell’Archeoclub d’Italia “Area Integrata dello Stretto”. La cerimonia inaugurale svoltasi nel salone principale dell’originale sede galleggiante, ha sancito la nascita del Club.

“La lungimiranza di andare oltre per superare statuti e territori – spiega la neo presidente Rosanna Trovato Morabito – ci ha portato a  creare questa sede che abbiamo voluto chiamare  ‘Area Integrata dello Stretto’. Il mare ci unisce da lungo tempo, con un percorso iniziato con scambi culturali e condivisioni di obbiettivi. Abbiamo scelto la nave Elio della flotta Caronte&Tourist, che ringrazio  per l’eccellente sinergia, per significare il moto perpetuo che unisce Messina e Reggio Calabria. La scelta di dedicare questo evento alla celebre frase di Stefano D’Arrigo ‘Scill’Cariddi, due mari, un’unica identità’,  ne sono certa è stata una scelta appropriata”.  La nuova sede locale vuole essere un ponte culturale che unisce le sponde di due regioni, due mari e due città, Messina e Reggio Calabria, riscoprendo radici ed identità, orgoglio per l’immenso patrimonio storico, artistico, letterario e di cultura popolare, una nuova coscienza delle proprie risorse, per una rinascita etica e morale.

L’evento si è svolto, alla presenza del presidente nazionale Rosario Santanastasio, il quale ha dichiarato: “malgrado tutto si va avanti e l’Archeoclub cresce in qualità, cara Rosanna, tu hai creato un ponte culturale con il quale hai unito due importanti realtà, che in prospettiva faranno bene e contribuiranno a far  crescere la nostra associazione”. La vicepresidente Francesca Crea, ha affermato: “negli anni ottanta c’era a Reggio Calabria l’Archeoclub, che già tanto aveva dato per valorizzare   alcuni siti presenti sul lungomare di Reggio Calabria, adesso saremo noi a continuare l’opera mirata ad attenzionare  e  valorizzare i beni storici e archeologici, nel segno delle nostre tradizioni”.

L’interessante conferenza sul tema “Lo Stretto tra mito e realtà”, ha avuto come eccellenti relatori il biologo Mauro Cavallaro, Conservatore del Museo della Fauna dell’Università di Messina, che ha ricordato la storia e i miti dello Stretto  e il prof. Michele Limosani, Direttore del Dipartimento di Economia dell’Università di Messina, il quale ha evidenziato i valori del progettare in comune in un’area come lo Stretto, densa di scambi commerciali e umani.

Sono intervenuti per i saluti istituzionali la dott.ssa Mirella Vinci, soprintendente ai Beni Culturali di Messina e il prof. Filippo Grasso, esperto di turismo e docente presso l’Università degli Studi di Messina.

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