Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky impegnato in uno dei suoi soliti videomessaggi, ha dichiarato: “Se la Russia ha dimenticato cosa è successo a Chernobyl, significa che c’è bisogno di un controllo globale sulle sue dotazioni e sulla sua tecnologia nucleare“.
Il numero uno del governo di Kiev si riferisce ai danni arrecati dalle truppe russe nelle zone delle tre centrali nucleari di Chernobyl, Zaporizhia e Zaporizhzhia, che sarebbero state colpite da tre missili, ed infatti continua: “Dopo quello che hanno fatto le truppe russe a Chernobyl e Zaporizhzhia, nessuno al mondo può sentirsi sicuro sapendo quanti impianti, tecnologie e armi nucleari ha la Russia”.
Fonti ucraine infatti raccontano di un attacco di Mosca alle centrali nucleari ucraine, nell’anniversario della catastrofe di Chernobyl. Qualche ora dopo, il Cremlino, dopo una segnalazione da parte del governatore della regione Gladkov, divenuta pubblica grazie alla diffusione tramite il canale Telegram, fa sapere di un attacco delle forze ucraine ad un deposito di munizioni in un villaggio di Staraya Nelidovka nella regione di Belgorod.
Non ci sarebbero vittime tra la popolazione civile, ma soltanto un imponete incendio causato dai missili di due elicotteri delle truppe di Zelensky che hanno attaccato il deposito al confine con l’Ucraina.
Una cosa appare più evidente in questa fase della guerra ed è il diverso approccio del presidente ucraino nei confronti del conflitto. Adesso che è spalleggiato in maniera molto più concreta, sia militarmente che economicamente dai paesi occidentali, sembra certo, almeno sui social, della vittoria. Sarà la propaganda degli “stdios” Zelensky? Da contrapporre a quella di Putin, che ostenta totale sicurezza. Al momento pare solo così… ma chi ne fa le spese sono inevitabilmente i civili a cui qualcuno ha chiesto pubblicamente di armarsi per difendersi sino allo stremo.
FMP
