Ucraina. Papa Francesco: voglio andare a Mosca

“Il pensiero va alla città ucraina di Mariupol, “città di Maria”, barbaramente bombardata e distrutta. Rinnovo la richiesta che siano predisposti corridoi umanitari sicuri per le persone intrappolate in quella città”. Si era espresso così qualche giorno fa Papa Francesco a riguarda di quanto sta accadendo a Mariupol. Ma il suo pensiero va alla guerra nel complesso ed alla popolazione ucraina che più di ogni altro sta subendo le conseguenze drammatiche del conflitto scaturito dopo l’aggressione russa. SU questa scia il Papa si era reso disponibile a fare da mediatore tra le due parti in causa. Il Pontefice avrebbe anche chiesto un incontro con Vladimir Putin che ancora non è stato programmato a causa della mancata risposta da parte della autorità del Cremlino. Papa Francesco prima di recarsi in visita a Kiev (dove ha già inviato per 4 volte il cardinale Konrad Krajewski) vorrebbe parlare col numero uno russo.

Il Papa non si esprime sulla degenerazione conflitto: probabilmente, spiega, “l‘abbaiare della Nato alla porta della Russia” ha portato il capo del Cremlino a scatenare il conflitto. “Un’ira che non so dire se sia stata provocata, ma facilitata forse sì”. Quindi auspica che vi sia da entrambe le parti belligeranti la volontà di fermarsi in tempo. Per farlo continua a bussare alla porta di Putin. E’ lì che, a suo sentire, può essere risolto il conflitto. Ciò che sconcerta il Vaticano è che in Ucraina sicuramente le potenze stanno “provando le armi. I russi adesso sanno che i carri armati servono a poco e stanno pensando ad altre cose. Le guerre si fanno per questo: per provare le armi che abbiamo prodotto“. Tutto ciò è drammaticamente vero e al contempo sconcertante.

Fabrizio Pace

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.