Doctor Strange nel Multiverso della follia

La Marvel torna sul grande schermo dopo il successo planetario di Spider-man No Way Home e lo fa con il secondo capitolo dello stregone, Doctor Strange nel Multiverso della Follia, targato Sam Raimi

Foto di Chris Maguirang da Pixabay

Premessa

Se nell’ultimo film dell’uomo-ragno abbiamo visto gli altri due Peter Parker, provenienti dagli altri film (e universi), qui il cerchio si allarga, e di parecchio se possibile. Il Marvel Cinematic Universe si trasforma, definitivamente, in Multiverse. Si perché sconfiggere i villain di un solo universo sembrava pressoché scontato e banale, dunque meglio aspirare a qualcosa di molto più grande e folle, il multiverso. “Arrivati a questo punto vale tutto“. Questa è la frase che molti spettatori avranno pronunciato una volta usciti dalle sale cinematografiche a dicembre, dopo aver visto i tre Spider-man fronteggiare i supercattivi degli altri universi. La risposta è sì, vale tutto, e molto di più. Doctor Strange nel Multiverso della Follia invade i cinema di tutto il mondo, noi del Metropolitano ti diamo qualche informazione in più, senza spoiler!

La trama del film è strettamente collegata alle storie narrate in Wandavision e Loki, le due serie Marvel in esclusiva su Disney+, quindi per poter godere dell’esperienza narrativa completa ne è consigliata la visione.

La mano nera di Raimi

Doctor Strange nel Multiverso della Follia non è solo un altro tassello nel grande collage Marvel, ma è il ritorno di Sam Raimi dietro la macchina da presa di un cinecomic. Dopo gli esiti disastrosi della prima trilogia di Spider-man, 2001-2007, Raimi fa un passo indietro. Sarà stato il progetto particolarmente interessante, i personaggi o il budget considerevole, ma il regista è riuscito a dare la sua impronta e ad impreziosire una trama molto fumettistica. Sovversioni della trama, Jumpscares, suspance crescente e silenzio. Questi sono gli strumenti sapientemente utilizzati dal regista per infondere un’atmosfera Horror, in un film destinato ad essere visto da centinaia di milioni di persone (e bambini).

Facciamo un passo indietro per spiegare come sia possibile riuscire a rendere convincente un cinecomic con elementi da Cinema Horror, senza incappare nel grottesco.

Puoi trovare il trailer del film qui.

L’orrore del passato incontra la luce di oggi

Le origini cinematografiche di Sam Raimi hanno le radici solidamente ancorate a tre opere, diventate ormai cult di genere ed amate da milioni di spettatori e diverse generazioni di fan dell’Horror. In ordine cronologico abbiamo The Evil Dead (La casa, 1981), film considerato imprescindibile nelle classifiche del Cinema Horror ed un capolavoro di genere a basso costo. Darkman (Darkman, 1990) presenta dinamiche molto simili al secondo capitolo dello stregone, e sembra quasi che Kevin Feige, presidente Marvel Studios, abbia scelto Raimi proprio per come ha saputo inerpicarsi nel mix di generi e sottotrame. Infine, abbiamo l’amatissimo e più recente Ash vs The Evil Dead (2015-2018). Quest’ultima è una serie televisiva ideata da Sam Raimi ed il fratello maggiore Ivan, il cui protagonista (Bruce Campbell) è presente anche in Doctor Strange.

Una macabra giostra a lieto fine

L’esperienza cinematografica di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, è paragonabile ad un giro su un otto volante, la cui partenza sembra non intimorirvi ma successivamente spiccate il volo e nel mentre vi appaiono brevi immagini macabre. L’impronta Horror e l’umorismo cupo di Raimi, dunque, arricchiscono una trama già ricca di informazioni e personaggi stravaganti, ma senza snaturare il genere ne annullando il proprio bagaglio.

Danny Elfman, compositore della colonna sonora si rivela, ancora una volta, un maestro del genere fantastico. Elfman, infatti ha collaborato molto in passato anche con Raimi, di preciso per: Soldi Sporchi, Darkman, i primi due Spider-Man ed il più recente Il grande e potente Oz.

Si potrebbe dire “tutto è bene quel che finisce bene“. Raimi ha fatto pace con i cinecomic, la Marvel ha aggiunto un altro tassello al suo puzzle impossibile da completare e Steven Strange ha salvato il Multiverso, o forse no?

Secondo Badtaste.it Doctor Strange nel Multiverso della Follia ha chiuso il primo weekend con un incasso di 450 milioni di dollari in tuto il mondo.

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