Libertà di Stampa: Italia al 58° posto. Russia al 155° e Ucraina al 106°

foto da RSF

La Libertà di Stampa è un argomento molto dibattuto soprattutto da alcuni anni a questa parte. Nel 2021 il Nostro Paese era al 41° posto della classifica stilata da RSF nel 2021. In questo 2022 la posizione è nettamente peggiorata in quanto l’Italia è scesa al 58° posto nella Libertà di Stampa, appena sopra al Niger 59°  e al Ghana 60°.

Una giustificazione, in questa netta discesa, può essere ravvisata nel periodo pandemico. I media sono stati “costretti” a dare la netta precedenza all’informazione governativa, rispondendo ad un esigenza di responsabilità, al fine di gestire al meglio la situazione socio-sanitaria derivante dalla diffusione globale del covid-19.

Il problema è però ravvisabile nella circostanza che la situazione potrebbe “cronicizzarsi” e quindi dare vita ad un vero e proprio problema d’informazione che  con l’alibi di non dare spazio alla disinformazione, fa passare un unico messaggio. Una democrazia evoluta, se tale ci si definisce, non può avere paura di dar voce a tutti anche ai più “strampalati”. Non può creare organizzazioni di fact checking che rispondano ad altre organizzazioni che sono a loro volta in mano ai privati. Chi sceglie chi ed in base a cosa?…  In un modo dove ormai governa l’alta finanza è molto pericoloso affidare questi poteri in maniera più o meno arbitraria.

La Libertà di Stampa è oggi in sofferenza, in quanto in questo periodo, drammatico per la rovinosa guerra che si sta combattendo in Ucraina, l’informazione è più che mai condizionata dalla propaganda bellica. Una prassi militare attuata “sin dalla notte dei tempi” ma che oggi è amplificata da internet e dai social media.

Giusto per curiosità, la Russia governata da Putin, definita un’autarchia dove poco spazio editoriale è lasciato ai giornalisti che rischiano la vita spesso in prima persona, è al 155° posto (nel 2021 150°). L’Ucraina, governata da Zelensky, è al 106° (97° nel 2021) troppo in basso nella classifica per essere considerata una vera democrazia. Curioso anche il fatto che la via diplomatica sia stata affidata, non alla Germania (16°), non alla Francia (26°), ma alla Turchia che si accomoda drasticamente al 149° posto della graduatoria della Libertà di Stampa. Gli USA, spesso a capo di coalizioni che esportano democrazia, sono solo al 42° posto, ma in controtendenza in quanto hanno guadagnato 2 posizioni dal 2021.

Come al solito i primi posti sono occupati dai paesi del Nord Europa: 1° Norvegia, 2° Danimarca, 3°Svezia, 4° Estonia, 5° Finlandia (era 2° nel 2021), 6° Irlanda, 7° Portogallo, 8° Costarica, 9° Lituania, 10° Liechtenstein.

Fanalini di coda, posti in cui esprimersi liberamente lo si può fare solo se si è in linea con chi governa sono: 180° North Korea, 179° Eritrea, 178° Iran, 177° Turkmenistan, 176° Myanmar, 175° Cina, 174° Vietnam, 173° Cuba, 172° Iraq, 171 Siria, 170 Palestina.

Fabrizio Pace

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.