Ucraina: sondaggio, 3 giovani su 4 contrari a nuovo invio armi

La stragrande maggioranza dei giovani è contraria a un nuovo invio di armi in Ucraina, ben tre ragazzi su quattro. Addirittura il 35% ritiene che le armi “non abbiano fatto altro che prolungare la guerra”. Risulta da un sondaggio a risposta multipla promosso dal talk on line “KlausCondicio” di Klaus Davi, realizzato su un campione di 630 under 25 italiani di ambo i sessi. L’ulteriore invio di armi è bocciato in egual modo da ragazze e ragazzi, con una media leggermente superiore delle ragazze. Il 33% lo giudica inutile, il 23% un favore alle lobby delle armi, un altro 17% un pretesto per scatenare la terza guerra mondiale mentre un sonoro 50% lo ritiene contrario alla Costituzione italiana che ripudia le guerre.

Gli under 25 bocciano anche la politica dell’UE sull’Ucraina, giudicandola “troppo appiattita sugli interessi Usa” nel 57% dei casi. Per il 66% del campione la guerra si deve risolvere con la diplomazia, per il 51% coinvolgendo la Cina, per il 64% incontrando Putin, per il 59% devono collaborare le potenze europee Italia, Francia e Germania. Il viaggio annunciato da Matteo Salvini in Russia viene visto dal 38% come un tentativo di dialogo positivo, lo boccia invece il 33%, ritenendolo “una messa in scena ridicola e inutile”.

Per i giovani, chi si sta adoperando maggiormente per la pace è Papa Bergoglio (64%), segue il premier turco Erdogan (49%), terzo Emmanuel Macron (46%) e quindi il premier Draghi (43%). Uno su tre, infine, pensa che il governo Draghi, vista l’autorevolezza di chi lo guida, potrebbe impegnarsi di più per la pace. 

Un dato curioso: il 38% degli intervistati pensa che Berlusconi potrebbe agevolare il dialogo con Putin, forte delle sue relazioni internazionali.

 Klaus Davi & Co.

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