Crolla la strategia politica dei nemici di Scopelliti

E’ una storia vecchia ma purtroppo sempre attuale… la sinistra per riconquistare la scena politica in Calabria, aveva avvelenato il dibattito, cavalcando le indagini della procura e successivamente inserendo ad arte insinuazioni, su una presunta “benevolenza” della ‘Ndrangheta nei confronti dell’ ascesa di Giuseppe Scopelliti alla vittoria delle Regionali in Calabria.

Ieri la verità fattuale è venuta a galla! Tardi come spesso accade, sono passati tanti anni, tante sofferenze, tante ingiustizie. A renderla ufficiale, indiscutibile una sentenza della Corte di Cassazione che seppur relativa ad altri soggetti implicati in altre vicende, rende indirettamente giustizia a Scopelliti.

Il nome del leader del Centrodestra reggino era entrato in questa trance delle indagini in quanto due soggetti “importanti” attenzionati dalle Forze dell’Ordine lo avevano pronunciato mentre erano intercettati. Parlavano delle elezioni regionali del 2010, in merito alle quali  la Cassazione scrive: «non si fa alcun accenno all’utilizzo di metodi mafiosi per influire sul voto o ad un intervento della ‘Ndrangheta nella competizione elettorale» e «il voler ravvisare in tale conversazione una elaborazione della strategia della ‘Ndrangheta unitaria per influire sulla competizione elettorale regionale appare un’evidente forzatura logica» (Cit. GdS).  Con queste semplici, lapidarie parole gli Ermellini hanno eliminano per sempre il sospetto che ha ingiustamente infamato colui che quelle elezioni le vinse nettamente e per meriti, il reggino Giuseppe Scopelliti.

Fabrizio Pace

 

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.