Lavoro. Italia solo 14esima in UE tra Paesi attrattivi per trovare occupazione

Lussemburgo, Svizzera e Regno Unito sul podio

di Free-Photos da Pixabay

(DIRE) Roma, 1 Lug. – La pandemia ha avuto un impatto enorme sugli spostamenti delle persone. Le analisi dei dati del portale di ricerca lavoro Indeed, tuttavia, evidenziano una sorprendente capacità di recupero del movimento transfrontaliero delle persone. Con l’allentamento delle restrizioni di viaggio, i flussi migratori legati al lavoro hanno iniziato a riprendersi.

È quanto emerge da ‘Brain gain or drain?’ il report di Indeed su come i cambiamenti nella ricerca di lavoro a livello internazionale stanno accelerando la competizione globale per i talenti. In Europa, le persone in cerca di occupazione hanno allargato i confini spingendosi, sempre più spesso, al di fuori del proprio Paese di origine, cercando in altri Paesi all’interno dei confini europei o fuori Europa.

Sebbene le ricerche transfrontaliere da parte degli europei rimangano del 10% al di sotto della media del 2017-2019, sono in netto aumento rispetto al minimo pandemico del -32%.

L’Europa è sempre più una destinazione attraente – Non sono solo gli europei a cercare lavoro fuori casa, anche dai Paesi extra UE si sono mossi attivamente per trovare un’occupazione nel continente. Indeed ha analizzato la tendenza, osservando la quota mensile di ricerche per occupazioni in Europa, provenienti da fuori regione. Nel corso del 2020, la percentuale è scesa fino al 31% al di sotto della media 2017-2019. Ma, nell’aprile 2022, è rimbalzata al 38% al di sopra della media 2017-2019. Una grande opportunità per i datori di lavoro che possono avere accesso a talenti globali.

Inoltre: retribuzione, lavoro da remoto, carenza di manodopera e questioni geopolitiche: i fattori che spingono la mobilità transfrontaliera – La mobilità delle persone in cerca di lavoro potrebbe addirittura raggiungere nuovi livelli grazie a una combinazione di diversi fattori che influiscono nel lungo periodo. Alcuni, come le competenze e la retribuzione, erano già forti fattori trainanti prima della pandemia – la retribuzione è un aspetto fondamentale nella decisione di accettare un’offerta di lavoro.

A parità di altre condizioni, maggiore è la retribuzione, più alte saranno le candidature. Tuttavia, anche fattori diversi dal mix retribuzione/competenze possono alimentare ulteriormente la mobilità transfrontaliera, l’aumento del lavoro da remoto, la carenza di manodopera e aspetti geopolitici pesano più di prima (per esempio Brexit). Alcuni Paesi stanno già approfittando dell’aumento della ricerca e della mobilità internazionale per colmare il gap nell’offerta di lavoro nazionale. Le imprese, quindi, si trovano a competere per i talenti in un mercato globale in cui i confini tradizionali sono caduti.

Lussemburgo, Svizzera, Regno Unito, Germania e Irlanda la classifica dei Paesi più attraenti – I Paesi ad alto reddito attraggono maggiormente le persone in cerca di occupazione. Inoltre, i Paesi in cui le offerte di lavoro sul portale sono cresciute più rapidamente dopo la pandemia, hanno tendenzialmente scalato la classifica di attrattività negli ultimi due anni. Lussemburgo, Svizzera, Regno Unito, Germania e Irlanda guidano la classifica di Indeed dei Paesi più attraenti, registrando un tasso di interesse “in entrata” maggiore da parte delle persone in cerca di lavoro, rispetto a quello “in uscita”.

Questi Paesi sono le destinazioni più probabili per la migrazione legata al lavoro in Europa nel prossimo futuro. Al contrario, l’Italia, si posiziona 14esima nella classifica stilata da Indeed, che prende in esame il rapporto tra ricerche in entrata e in uscita negli ultimi due anni in 21 Paesi. IL PODIO – Lussemburgo, Svizzera e Regno Unito sono un passo avanti in termini di talenti in entrata. Sul sito lussemburghese di Indeed il 74% di tutte le ricerche nel 2021 sono state effettuate “in entrata”, da persone in cerca di lavoro dal di fuori del Paese. Allo stesso tempo, solo il 32% delle ricerche effettuate da persone situate in Lussemburgo erano “in uscita”. Anche la Svizzera presenta una situazione analoga. Circa il 32% delle ricerche sul sito svizzero di Indeed proveniva dall’estero, mentre l’11% era “in uscita”.

Il Regno Unito rimane una destinazione attraente, nonostante il calo di interesse da parte dei candidati provenienti dall’Ue dopo la Brexit. Seppur il mercato del lavoro del Regno Unito sia ampio e fortemente incentrato sul territorio nazionale, a fronte del 3,2% delle ricerche provenienti dall’estero nel 2021, solo l’1,4% delle persone locali che cercano lavoro in altri Paesi.

Infine: il lavoro a distanza guida la “mobilità” transfrontaliera: Francia, Germania e Regno Unito – La pandemia ha incrementato il lavoro a distanza in tutta Europa. Dalla ricerca congiunta di Indeed e dell’OCSE è emerso che gli annunci di lavoro a distanza hanno subito un’impennata durante la pandemia in quasi tutti i grandi Paesi industrializzati e rimangono alti anche nel 2022.

Sia i datori di lavoro che i candidati continuano a manifestare un forte interesse per il lavoro a distanza che risulta essere uno dei motori della mobilità transfrontaliera perché incoraggia a cercare anche in mercati diversi rispetto a quello del proprio Paese di appartenenza. Una tendenza confermata anche dai dati; in particolare, le persone che cercano un’occupazione dall’estero in Francia, Germania e Regno Unito sembrano essere molto più propense a cercare lavori “da remoto” rispetto a quelle nazionali.

In media, da gennaio 2019 ad aprile 2022, le persone che cercano lavoro dall’estero in Francia, hanno avuto quasi 2,6 volte più probabilità di cercare un lavoro da remoto rispetto ai connazionali; quasi 1,9 volte più probabilità nel Regno Unito e 1,7 volte più probabilità in Germania. “Le persone in cerca di lavoro in Europa considerano sempre più la possibilità di lavorare in altri Paesi. Allo stesso tempo abbiamo avuto modo di renderci conto che l’interesse dei candidati extraeuropei per posizioni in Europa è salito ben oltre i livelli pre-pandemici.

Fattori che ci portano a pensare che la migrazione professionale sia destinata ad aumentare. Molti datori di lavoro si stanno già attrezzando per assumere dall’estero per fare fronte ai numerosi posti vacanti. Una grande opportunità anche in ottica di inclusione” conclude Pawel Adrjan, economista e responsabile delle attività di ricerca di Indeed per l’area Emea. (Red/ Dire) 05:00 01-07-22

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