

L’indagine è stata avviata dal NAS nel 2021 a seguito di alcune segnalazioni di comportamenti anomali nei confronti di più anziani, ospiti proprio di una Residenza per anziani non autosufficienti della provincia friulana. Le successive attività investigative svolte dai militari dell’Arma, anche con l’ausilio di varie attività tecniche, hanno permesso di documentare numerosi episodi di minacce, ingiurie ed anche di episodi di abbandono ai danni di alcuni ospiti della struttura sanitaria, purtroppo tutti anziani ed indifesi proprio perché non autosufficienti.
Le fonti di prova ottenute dal personale del NAS di Udine hanno, perciò, consentito al GIP del Tribunale di Udine di emettere le misure odierne, richieste dalla locale Procura della Repubblica. I destinatari del provvedimento sono tutti operatori, con varie qualifiche che lavoravano nella struttura assistenziale in questione che – fermo restando la loro presunzione di innocenza anche se sottoposti ad indagini e nella consapevolezza che le loro responsabilità penali dovranno essere accertate in dibattimento e solo con una sentenza definitiva di condanna – nel periodo oggetto d’indagine, hanno posto in essere comportamenti ritenuti allo stato di rilevanza penale come minacce, offese.
Le condotte dei sette – che in realtà hanno una particolare connotazione di gravità se messe in correlazione allo stato di deficit cognitivo e fisico di cui soffrivano le otto vittime, tutte molto anziane e completamente indifese e perciò portate per tali problemi dai parenti nella citata struttura assistenziale, per essere aiutate, assistite e vigliate, verranno ora vagliate dai Giudici come previsto dalla legge. (foto di repertorio)
comunicato stampa – fonte: https://www.carabinieri.it/in-vostro-aiuto/informazioni/comunicati-stampa/maltrattamenti-in-casa-di-riposo