Alla politica birmana Aung San Suu Kyi, che in passato è stata condannata a 17 anni, le sono stati aggiunti altri tre anni con lavori forzati per frode elettorale. La donna, che nel 1991 ha vinto un premio nobel per la pace, potrebbe trascorre decenni in carcere.
L’Esercito Birmano ha notato più di 11 milioni di irregolarità durante le elezioni legislative del novembre 2020, vinte dalla Lega nazionale per la democrazia (Lnd), mentre gli osservatori internazionali hanno comunicato che lo scrutinio è stato in gran parte libero ed equo. La lega nazionale ha ottenuto dei numeri di grande maggioranza, da questi dati sono emersi dei dubbi.
Aung San Suu Kyi, per ora è in isolamento, in una prigione di Naypyidaw. Il processo, che è iniziato già da più di un anno, si svolge in carcere a porte chiuse. Ai suoi avvocati è stato imposto il divieto di comunicare con la stampa.
La giunta, che per l’estate del 2023 ha promesso nuove elezioni, nel mese di agosto ha detto di essere pronta ad aprire i negoziati con Suu Kyi, solo a processo terminato. Da fonti di una ONG locale, da quando l’esercito ha preso il potere sono morti più 2.100 civili, mentre 15.000 sono stati arrestati. (fonte: Skytg24.it)
AO
