Turismo. In crescita traffico crocieristico in Adriatico

(DIRE) Bari, 6 Ott. – Il prossimo anno sarà positivo per il turismo via mare in Adriatico perché potrà contare ancora sulla ripresa del traffico crocieristico, una previsione di crescita di quello ferry indicata dai principali porti delle due coste e dalla fiducia di marine e società di charter nautico nei volumi di clientela attesi per il prossimo anno. È quanto emerge dalla nuova edizione di ‘Adriatic Sea Tourism Report’, il report di ricerca a cura di ‘Risposte Turismo’ presentato in apertura della quinta edizione di Adriatic Sea Forum – Cruise, Ferry, Sail& Yacht, l’appuntamento internazionale itinerante dedicato al turismo via mare in Adriatico in corso di svolgimento al terminal crociere di Bari. Per quanto riguarda il traffico crocieristico, secondo lo studio, saranno 4,3 milioni i passeggeri movimentati nei porti crocieristici dell’Adriatico, in crescita del 27% sulle previsioni di chiusura 2022 ma ancora distanti dal record storico dell’area registrato nel 2019 (5,7 milioni di passeggeri movimentati). Sarà Corfù ad aprire la classifica dei porti crocieristici dell’Adriatico, con oltre mezzo milione di passeggeri attesi. Performance simili sono previste anche da Dubrovnik (525.000) e Kotor (oltre 500.000). I porti pugliesi dell’Adriatico dovrebbero accogliere oltre mezzo milione di passeggeri, in particolare nei porti di Bari e Brindisi. Analizzando la movimentazione passeggeri su traghetti, aliscafi e catamarani, secondo l’Adriatic Sea Tourism Report i quattordici principali porti dell’Adriatico attendono per il 2023 un incremento di traffico rispetto all’anno in corso, pur con diversa intensità: da una parte, nell’Adriatico orientale, è prevista una crescita più marcata grazie al rafforzamento delle connessioni interne tra terraferma e isole; dall’altra è prevista una crescita contenuta o una sostanziale stabilità rispetto al 2022.

Nel totale si tornerà a superare la soglia dei 18 milioni di passeggeri (+5-10% sul 2022). Tra i porti esaminati, previsioni positive per Zadar (2,3 milioni, +4% sul 2022), Dubrovnik (480.000, +3%), Sibenik (137.000, +3%), Rijeka (134.000, +60%). Buone le performance di Bari e Brindisi, per cui si attende un incremento del +10% e che dovrebbero superare rispettivamente circa 1,1 milioni e 400 mila passeggeri. Dall’analisi delle marine nel versante italiano – oltre al completamento del porto turistico di San Pietro a Termoli, che prevede di aggiungere circa 100 ormeggi, e del porto turistico di San Foca (Lecce), il cui obiettivo è triplicare i 183 ormeggi attualmente disponibili – è prevista la costruzione di un nuovo porto turistico per superyacht (fino a 100 mt) a Bari, a fronte di un investimento di 36 milioni di euro, nell’ambito del progetto di riqualificazione del Molo San Cataldo. “Con il nostro lavoro di ricerca – commenta Francesco di Cesare, presidente di ‘Risposte Turismo’ – abbiamo rilevato informazioni che ci consentono di tratteggiare un 2023 in crescita rispetto al 2022 per tutto il maritime tourism in Adriatico. Cresce l’offerta, cresce la domanda, frutto di investimenti, di rapidità da parte degli operatori a riprendere gli assetti pre-pandemici, così come il desiderio da parte dei turisti di tornare a fare vacanza. Tuttavia, i volumi non torneranno quelli registrati nel 2019 ed è necessario riflettere sugli elementi che impediscono un più rapido recupero dei livelli pre covid così come uno slancio verso risultati che più meriterebbe un’area di grande potenziale e ricchezza come l’Adriatico”. (Com/Adp/Dire) 16:47 06-10-22

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