Reggio Calabria, Associazione Dedalo: buona la prima per “Fuga con Foga – La Storia dei Bronzi di Riace”

Foto di Silvana Marrapodi

Buona la prima con lo spettacolo teatrale di Giuseppe Polimeno “Fuga con Foga – La Storia dei Bronzi di Riace” organizzato e promosso dall’Associazione Dedalo con le scenografie e la curatela di Silvana Marrapodi, presso il cortile della Chiesa degli Ottimati.

I Padri Gesuiti della Comunità, in particolare P. Sergio Sala, responsabile superiore della Comunità, e la volontaria dott. Lina Ligato, hanno fortemente voluto offrire lo spazio della Chiesa degli Ottimati per promuovere giovani talenti emergenti, così attenti alla cultura e alle storie del territorio reggino.

Lo Spettacolo, egregiamente interpretato da Giuseppe Polimeno, Vincenzo Barreca e Manuel Gennari, scritto per il 50° Anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace, narra la rocambolesca fuga di due soldati dalla Guerra dei 7 contro Tebe.

Grandi elogi da parte del pubblico per l’attenzione particolare ai dettagli della storia e della religione politeista dell’Antica Grecia, reinterpretati in chiave comica, senza tuttavia allontanarsi dalla realtà.

L’Associazione Dedalo si occupa di organizzare mostre ed eventi culturali per promuovere artisti del territorio, in quest’occasione si è deciso di esporre come scenografie le opere di Maria Modafferi, Angela Panetta e Silvana Marrapodi.

Maria Modafferi ha presentato due opere distinte: una ispirata al mito della Medusa, un volto di donna circondato da capelli che sembrano serpenti, l’altra è un paesaggio che porta i personaggi in bosco.

Silvana Marrapodi si è mostrata con i suoi universi, con lo scopo di trasportare lo spettatore in un mondo fantastico e immaginario nel quale i personaggi della rappresentazione vivono e operano.

Angela Panetta ha evidenziato il ruolo centrale dei Bronzi di Riace con il suo dittico, monito costante dell’infausto destino che attende i due soldati in fuga.

Il pubblico entusiasta e particolarmente divertito ha elogiato l’interpretazione degli attori e la storia narrata. In particolare P. Sergio Sala ha voluto puntualizzare alcuni passaggi centrali e quanto più attuali della rappresentazione. Tra essi emerge una battuta detta da Poseidone: “Le guerre sono sbagliate tutte”, evidente riferimento alla guerra in Ucraina, ma anche a tutte le guerre passate e future, tra cui quelle Mondiali del ‘900, che il bellicoso uomo compie ai danni di intere popolazioni.

SM

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