Tunisia. Dall’UE 100 mln euro dopo l’accordo col fondo monetario

(DIRE) Roma, 15 Nov. – “Sostenere gli sforzi della Tunisia verso la ripresa economica e consolidare i progressi già compiuti nella distribuzione di aiuti ai cittadini e alle imprese che ne hanno bisogno”: queste le parole con cui la delegazione dell’Unione europea in Tunisia ha accompagnato l’annuncio di 100 milioni di euro destinati al governo del paese nordafricano. Come riporta la stampa africana, Bruxelles erogherà nell’immediato 40 milioni del fondo di sostegno. Lo ha confermato Marcus Cornaro, l’ambasciatore europeo a Tunisi incontrando il ministro dell’Economia e della pianificazione, Samir Said, chiarendo che l’erogazione del fondo “è collaterale alle riforme che Tunisi ha accettato di realizzare con il Fondo monetario internazionale (Imf)” e che i restanti 60 milioni saranno erogati dall’Ue una volta constatati “progressi effettivi nell’implementazione di riforme strutturali avviate dalla Tunisia”.

Il Paese nordafricano già attraversava una crisi economica quando si è trovato a dover fare i conti con gli effetti della pandemia di Covid-19 e poi della guerra russo-ucraina sull’economia globale. I prezzi dei prodotti di base sono schizzati a seguito dell’aumento dell’inflazione e della scarsità di grano e altri prodotti, inasprendo disoccupazione, povertà e debito pubblico (che ha superato il 100% del Pil). Il mese scorso le autorità hanno raggiunto un accordo col Fondo monetario per un prestito da 2 miliardi di dollari, accettando in cambio di realizzare varie riforme tra cui la riduzione dei sussidi statali per l’acquisto di generi di base (come prodotti alimentari e carburante) e una graduale liberalizzazione delle aziende statali, che detengono il monopolio di vari settori. I negoziati tra Tunisi e l’istituto finanziario americano sono stati accompagnati da proteste popolari alimentate anche dalle azioni del presidente Kais Saied, che nel luglio 2021 ha congelato il parlamento e destituito il governo. Negli ultimi mesi, ha sciolto anche l’Assemblea e favorito una riforma di quella Costituzione che era nata dalle consultazioni tra partiti e società civile responsabili del movimento democratico del 2011. (Alf/Dire) 17:25 15-11-22

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