Imprese. Istat: al via la seconda edizione del censimento permanente

(DIRE) Roma, 17 Nov. – “Tutto pronto per la seconda edizione del Censimento permanente delle imprese. La rilevazione prenderà avvio il 21 Novembre e coinvolgerà un campione di circa 280.000 imprese con almeno 3 addetti, chiamate a compilare un questionario esclusivamente online. In questo modo l’Istat, oltre a ridurre il carico statistico sui rispondenti, può diffondere informazioni continue e tempestive, in grado di rappresentare l’intera struttura produttiva del Paese, cogliendone caratteristiche, strategie e performance. Difatti, come avvenuto nella precedente edizione, anche in questo caso è prevista una diffusione preliminare dei risultati a pochi mesi di distanza dalla chiusura della rilevazione”.

Lo fa sapere l’Istat, che spiega: “Lo scopo del Censimento permanente delle imprese è quello di aggiornare e incrementare il patrimonio informativo sulla struttura del sistema economico nazionale, favorendo allo stesso tempo l’affinamento della qualità dei registri statistici delle imprese. In particolare, i dati raccolti consentiranno di restituire informazioni su aspetti strategici del sistema produttivo come la struttura proprietaria, la gestione delle risorse umane, le relazioni produttive, l’estensione dei mercati di riferimento, l’attività innovativa e l’uso delle tecnologie, l’internazionalizzazione produttiva, i processi di trasformazione e le azioni realizzate per la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale.

Tra le novità introdotte nel questionario sono da segnalare i quesiti dedicati all’individuazione delle filiere produttive, informazioni fondamentali per comprendere la complessità dei processi produttivi all’interno delle imprese, nonché le loro interconnessioni con le altre realtà internazionali. Il Censimento permanente delle imprese mira inoltre a cogliere i punti di forza e di debolezza delle unità economiche, anche in relazione alle opportunità offerte dal PNRR (Programma Nazionale di Ripresa e Resilienza) e quindi, attraverso importanti investimenti e riforme utili ad accelerare la transizione in atto e a rafforzare il sistema produttivo italiano”.

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