Commercio. Black Friday, 80% degli italiani pronto allo shopping

(DIRE) Roma, 24 Nov. – Fare shopping nell’ultimo Venerdì di Novembre, è ormai una costante anche per i consumatori italiani: il 98% conosce il Black Friday e, nel 2021, l’80% ha approfittato delle offerte speciali per fare acquisti. Meno noto nel nostro Paese, ma altrettanto rilevante, è il Cyber Monday, l’altra tradizione importata dagli Stati Uniti e conosciuta dall’86% degli intervistati, che arriva nel lunedì successivo al Black Friday ed è più focalizzato sui prodotti tecnologici.

Cosa ci aspetta nella prossima edizione di uno dei giorni dedicati allo shopping più attesi dell’anno, prevista per il 25 Novembre? Ce lo dice l’analisi di BCG condotta sui consumatori di 9 Paesi, tra cui l’Italia. Il 79% degli italiani intervistati ha dichiarato che parteciperà al Black Friday, il 6% in più rispetto al 2021, con un budget di spesa compreso fra i 100 e i 500 euro, una media di 255 euro a persona, leggermente più bassa rispetto allo scorso anno.

La motivazione sta nella ricerca di convenienza: il 42% del campione ha dichiarato di farlo perché ha tagliato le spese non essenziali e un altro 42% perché ha riscontrato un aumento eccessivo dei prodotti. A caratterizzare il prossimo Black Friday, quindi, saranno soprattutto le preoccupazioni dovute alla situazione geopolitica e finanziaria. Se da un lato gli italiani si sono lasciati la pandemia alle spalle, dall’altro l’80% di essi ha espresso preoccupazioni per la guerra in Ucraina, l’inflazione che rimane alta e una possibile recessione nei prossimi mesi.

Un pessimismo che per il 74% durerà per tutto il 2023, mentre il 59% ritiene che ci vorranno almeno 18 mesi per tornare alla normalità. Una disposizione, questa, che ha conseguenze anche sulla gestione dei consumi. Il 60% degli intervistati dichiara di aver tagliato gli acquisti di prodotti non essenziali. Anche nel caso in cui gli acquisti vengono fatti osserviamo nuove tendenze: il 53% compra tramite sconti o promozioni, il 49%, prima di comprare un prodotto, ne verifica il prezzo su diversi siti, il 38% frequenta più discount e outlet e il 37% acquista marchi più economici.

“Attorno al prossimo Black Friday si conferma una grande attesa, anche con margini di incremento dei consumi rispetto allo scorso anno- spiega Alessio Agostinelli, Managing Director e Partner di BCG, tra gli autori dello studio- La buona notizia è che quest’anno, ancor più degli anni passati, gli italiani vedranno il Black Friday non solo come un’occasione per concedersi uno sfizio, ma anche per pensare ai futuri regali di Natale in anticipo”. Infatti, ben il 91% dei consumatori a livello globale sarà alla caccia di articoli da acquistare per gli altri, trend che in Italia ha registrato un balzo del 14% rispetto al 2021. Ma cosa comprano gli italiani nel ‘Venerdì Nero’? A farla da padrone è il comparto abbigliamento e accessori, con il 60%, seguito a ruota dai dispositivi elettronici con il 54%.

Terza posizione per i prodotti di bellezza e profumi, attestati al 23%. Conviene poi anche chiedersi dove si farà shopping. E qui si assiste a una inversione di tendenza. I marketplace virtuali si apprestano a fare un boom, con il 20% di potenziali acquirenti che li navigherà con interesse per le offerte. La capolista è Amazon, citata dal 57% degli intervistati, che stacca Google, fermo al 35%. Brutte notizie per i siti dei singoli brand e lo shopping omnicanale in genere, che dopo una positiva affermazione durante il biennio del Covid-19, saranno meno frequentati, registrando una flessione di circa il 9%.

C’è poi una novità: quello di quest’anno sarà un Black Friday dal consumo più consapevole, almeno nelle intenzioni. I due terzi del campione tiene conto anche di quanto i prodotti siano sostenibili. Il 67% prediligerà la scelta di prodotti che durino di più nel tempo, il 63% comprerà meno articoli, il 57% farà più attenzione alla policy delle aziende in campo di protezione dell’ambiente. Maggiore sensibilità anche per quanto riguarda le emissioni di CO2 e la social footprint, ossia la misurazione dell’impronta sociale di un prodotto attraverso l’analisi dell’organizzazione, delle persone e della filiera.

Ciò significa che il 59% comprerà più da aziende locali, il 57% farà attenzione alla sostenibilità del packaging e il 54% comprerà più articoli con componenti riciclate. Come suggerito dalla ricerca sull’impatto ambientale dell’e-commerce di prodotti Fashion condotta da Quantis, la business unit di BCG che guida le aziende nella trasformazione sostenibile del proprio business, ormai non si può non tenere conto delle emissioni di gas serra legate proprio agli acquisti online. La ricerca spiega che il solo packaging di consegna determina il 75% delle emissioni di gas serra legate all’acquisto di prodotti Fashion sul web, con consegna in Italia, seguito dalla logistica di spedizione e consegna, che contribuisce per 15% (considerando una spedizione via strada entro un raggio medio di circa 480 km dal consumatore).

La ricerca del prodotto su siti web e-commerce e il completamento dell’acquisto da parte del consumatore italiano, genera invece il 7% delle emissioni di gas serra. Infine, a fronte di un tasso di reso medio del 14%, la fase di reverse logistics – tutto ciò che riguarda la restituzione di un articolo comprato online – contribuisce al 3% delle emissioni di gas serra. Nota importante poi, quella da dedicare alle piattaforme di second hand: la nuova stella che si affaccia sul palcoscenico del venerdì dello shopping per eccellenza.

Ben un terzo degli intervistati per la ricerca BCG, infatti, ammette di acquistare su questi siti, attratti dai prezzi più bassi e dalla possibilità di fare del bene al pianeta. Una tendenza, questa, che attrae soprattutto la Generazione Z, con il 50% degli intervistati, a fronte delle altre che si attestano al 24%. (Com/Red/ Dire) 05:00 24-11-22

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