Reggio Calabria Learning City Unesco: la Metrocity attiva il territorio sugli obiettivi dell’inclusione e dell’apprendimento permanente

Il sindaco facente funzioni Carmelo Versace ha aperto l’incontro illustrando le prospettive aperte dall’ingresso nel circuito Unesco. Preziosi contributi scientifici dai docenti dell’Università Roma Tre e dell’Università Mediterranea

Con il seminario “Reggio Calabria: Città in-formazione. Dalla proposta all’implementazione del concept della “Learning City”, si è celebrato l’ingresso della Città Metropolitana nel Global Network delle Learning Cities Unesco, una rete di comunità e di città di apprendimento. «Un risultato storico ed importante», l’ha definito il sindaco facente funzioni, Carmelo Versace, intervenuto nella sala Perri di Palazzo Alvaro insieme a docenti dell’Università “Roma Tre”, dell’Università “Mediterranea” ed ai referenti del Forum Terzo Settore e del Consorzio Macramè.

Al convegno, moderato dal Capo Ufficio Stampa della Città Metropolitana Stefano Perri, hanno preso parte il Sindaco facente funzioni della Città Metropolitana Carmelo Versace, il Prorettore dell’Università Mediterranea Rossella Marzullo, la Direttrice del Dipartimento di Scienza della Formazione di Roma Tre Paola Perucchini, il Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Scienze Umane della Mediterranea Daniele Cananzi, il Dirigente della Città Metropolitana Francesco Macheda e la Funzionaria Maria Quattrone. Relazione introduttiva affidata al Responsabile Scientifico del progetto Liliosa Azara, e al membro del Comitato Scientifico Raffaella Leproni, entrambe dell’Università degli Studi Roma Tre. Sono seguiti gli interventi del Portavoce del Forum del Terzo Settore di Reggio Calabria Pasquale Neri e del Direttore del Consorzio Macramè Trame Solidali nelle Terre del Sole Giuseppe Carrozza. In chiusura le relazioni della Professoressa Consuelo Nava e Giuseppe Mangano di ABITAlab, Dipartimento dArTe dell’Università Mediterranea, dei docenti della Mediterranea Rosa Sgambelluri, Laura Marchetti, Rossella Marzullo e Alessandra Priore ed infine di Francesco Agrusti di Roma Tre.

In apertura dei lavori, Versace ha ricordato come «si sia raggiunto questo traguardo grazie all’intuizione del sindaco Giuseppe Falcomatà di voler investire, per la prima volta, in un vero e proprio progetto di ricerca». «Oggi – ha spiegato – raccogliamo i frutti di quell’intenso lavoro che, tuttavia, rappresentano soltanto l’inizio di un percorso particolarmente ambizioso».

«Reggio Calabria – ha aggiunto Versace – è l’unica Città Metropolitana a rientrare nel novero delle Learning Cities di Unesco, un obiettivo raggiunto che rilancia, fortemente, la visione di inclusione e crescita da sempre espressa da questa amministrazione. La sfida, adesso, è di restare all’interno di questo mondo che propone una città diversa da vivere con la cultura insita nelle Learning cities provando a raccontare una storia nuova del territorio».

«Questi studi – ha proseguito Versace – devono essere messi in pratica perché, solo così, potremo trovare una conferma nelle valutazioni della Commissione Europea. In queste ultime settimane, si è fatto un gran parlare di classifiche che vedono l’area metropolitana arrancare, ma questa volta possiamo dire che Reggio Calabria è stata precorritrice di un modello inedito. Parte da qui, dunque, un’idea diversa di vedere la città del futuro».

La Professoressa Liliosa Azara, responsabile scientifico del progetto per l’Università degli Studi “Roma Tre”, ha parlato di un «riconoscimento prestigioso che accredita la Città Metropolitana di Reggio Calabria all’interno di una rete internazionale che comprende città di tutte le regioni del mondo che si sono distinte per politiche, strategie e buone pratiche in materia di formazione di processi di sensibilizzazione su alcuni temi cruciali che rientrano, più in generale, tra gli obiettivi dell’Agenda 2030».

«Obiettivi – ha specificato – che sono, soprattutto, rivolti alla promozione di una cittadinanza attiva in cui i cittadini diventino i veri protagonisti della storia e della narrazione del territorio».

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