Turista neozelandese muore mentre si fa un selfie sulla “ferrovia della morte”

Un turista neozelandese è morto Martedì cadendo da un treno locale sulla “ferrovia della morte” della seconda guerra mondiale nella provincia di Kanchanaburi. La stazione di polizia di Sai Yok è stata allertata alle 11:50 che un turista straniero era morto dopo essere caduto a circa 10 metri da un treno al suolo sotto la ferrovia della morte nella grotta di Krasae nel distretto di Sai Yok. Il turista è stato identificato come Patrick Ward, 45 anni.

La sua caduta è stata filmata da un turista della zona. La vittima è stata vista cadere sulla schiena dal treno nel breve videoclip. Poiché non esiste una scala o un altro modo per scendere in quella zona, i soccorritori hanno dovuto creare un sistema di carrucole improvvisato per abbassarsi ed estrarre il corpo. Quando i soccorritori lo hanno individuato, respirava a malapena, ha detto la polizia.

Il braccio destro e il collo di Ward si sono rotti durante la caduta. I soccorritori hanno cercato di rianimarlo per circa mezz’ora ma i loro sforzi sono stati vani. Il colonnello Pol Phuchong Narong-in, comandante della stazione di polizia, ha detto che la guida turistica aveva rivelato che il turista era arrivato con un gruppo guidato dalla guida dal ponte sul fiume Kwai e aveva preso il treno per vedere la ferrovia della morte. Secondo quanto riferito, il turista ha aperto una porta del treno e ha cercato di scattare un selfie per mostrare la vista all’esterno, ma è scivolato sui gradini della porta ed è morto.

La ferrovia della morte, che collega Thailandia e Birmania, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello  “Sportello dei Diritti”, fu costruita dal 1940 al 1943 da lavoratori civili e prigionieri di guerra presi dai giapponesi, per fornire truppe e armi per la campagna giapponese in Birmania nella seconda guerra mondiale. Si stima che da 180.000 a 250.000 civili del sud-est asiatico e oltre 60.000 prigionieri di guerra alleati furono sottoposti a lavori forzati durante la costruzione.

Più di 100.000 di loro morirono. La stazione di polizia ha detto che contatterà l’ambasciata neozelandese a Bangkok per prendere in custodia la salma per il funerale.

c.s. –  Giovanni D’Agata

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