Etiopia. Media: truppe eritree stanno lasciando il Tigray

Lo riportano i testimoni, è tra i punti per un accordo di pace coi ribelli

(DIRE) Roma, 23 Gen. – Voci di un possibile ritiro delle truppe eritree dal nord dell’Etiopia stanno circolando sulle principali testate africane, facendo sperare nell’applicazione di uno dei punti principali dell’Accordo di pace siglato a Pretoria il 2 novembre scorso tra il governo etiopico e il Fronte di liberazione del popolo tigrino (Tplf). Il movimento ribelle Tplf aveva infatti acconsentito aall’intesa con le autorità etiopiche a patto che l’esecutivo di Asmara, alleato di quello di Addis Abeba, rimpatriasse uomini e mezzi. Da sabato scorso, alcuni testimoni citati dalla stampa internazionale riferiscono di movimenti di carriarmati e camionette che si dirigerebbero verso la frontiera.

Le violenze del Tigray sono iniziate il 4 novembre del 2020, dopo che il governo ha annunciato un’operazione militare volta a porre fine all’ala armata del Tplf, il partito politico che detiene il governo della regione. Al fianco del primo ministro Abiy Ahmed Ali – vincitore nel 2018 di un Nobel per la pace per aver superato le tensioni con l’Eritrea – anche le forze eritree, sebbene per mesi entrambi gli esecutivi abbiano negato tale cooperazione. Ad invocare l’uscita delle truppe di Asmara dal Paese sono stati a più riprese vari attori internazionali tra cui gli Stati Uniti e le Nazioni Unite.

Dopo l’accordo di Pretoria – che non specifica tempi e modalità del ritiro dei comparti eritrei – nel Tigray sono gradualmente tornati alcuni servizi tra cui le telecomunicazioni, mentre hanno riaperto alcune tra le principali banche del Paese. In oltre due anni di conflitto armato, centinaia di migliaia di persone hanno dovuto infatti lasciare le proprie case sia per la paralisi delle attività economiche che per il perdurare delle violenze. (Red/ Dire) 13:16 23-01-23

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